Anzio.“Io Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino”, oggi al Cinema moderno le scuole hanno ricordano stragi mafiose del ’92

Mattinata piena di emozioni quella che si è svolta al cinema Moderno di Anzio, dove, davanti a centinaia di studenti della scuole di Anzio e Nettuno è stato rappresentato il monologo teatrale “Io Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino” con l’attrice Laura Mantovi e la regia di Sara Poli. Evento organizzato dall’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio. Presenti all’iniziativa i rappresentanti delle Forze dell’ordine: il Capitano Giulio Pisani comandante della Compagnia Carabinieri di Anzio, la Dirigente del Commissariato dott.ssa Angela Spada, il Comandante della Guardia di Finanza di Nettuno Ambrogio Di Napoli, e il giornalista Claudio Pelagallo della  “Rete No Bavaglio”.

“Raccontare le storie di servitori dello Stato i cui nomi sono scolpiti nella memoria collettiva della nostra Repubblica cosi come quelli di tutte le vittime innocenti di mafia costituisce un punto di riferimento vitale per tutti noi”, ha affermato Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, che ha aggiunto: “Lo spirito di tutte le nostre iniziative sulla Memoria sono sempre intrecciate con l’impegno di oggi contro le mafie radicate nel Lazio. Ecco perché ribadiamo il nostro sostegno e la nostra gratitudine alla Magistratura e alle Forze di Polizia, per l’azione di contrasto alle mafie a due mesi dall’Inchiesta dell’Arma dei Carabinieri e della Dda di Roma che ha inferto un duro colpo alla ndrangheta di Anzio e Nettuno”.

“La Rete no Bavaglio è formata da cittadini, giornalisti, attivisti per i diritti e per le battaglie civili – ha detto il giornalista Claudio Pelagallo– e fare il giornalista in questa parte del litorale romano è difficile soprattutto se ci occupa di mafie e criminalità. È oramai assodato come nei territori di Anzio e Nettuno operano sodalizi criminali ben radicati e attivi oltre che nel traffico di droga anche in varie attività economiche, purtroppo non mancano contatti anche con la politica. Voi ragazzi siete il futuro e se grazie ai vostri insegnanti sarete anche “sentinelle di legalità” allora si farà concreta la speranza di poter vivere e crescere in una società sana. Non dobbiamo smettere di ringraziare la Magistratura e le forze dell’ordine che ogni giorno sono in prima linea contro il malaffare, ma anche quelle le forze sociali che fanno da argine alla cultura mafiosa”.