Anzio e Nettuno hanno celebrato il 76° Anniversario della Repubblica Italiana

Le Città di Anzio e Nettuno hanno onorato il 76° Anniversario della Repubblica Italiana. Ad Anzio il Vicesindaco, Danilo Fontana, in rappresentanza del Sindaco De Angelis, ha citato Calamandrei e dedicato la giornata all’impegno delle Donne nelle vita democratica, parte attiva nella stesura della Costituzione. “Quello della Costituzione è ancora un percorso da completare, come sosteneva Piero Calamandrei nel lontano 1955, rappresenta un ideale, una speranza, un costante lavoro da compiere, di uno Stato libero e democratico, soltanto in parte compiuta realtà del nostro Paese”.

È un passaggio dell’appassionato discorso, al Monumento ai Caduti sella Città di Anzio, del Vicesindaco, Danilo Fontana, in rappresentanza del Sindaco, Candido De Angelis, in occasione del Celebrazioni Istituzionali per il 76° Anniversario della Repubblica Italiana, alle quali hanno partecipato attivamente le Autorità politiche, civili e militari, le Associazioni combattentistiche e d’arma, la Banda Musicale, la Corale Polifonica, gli Amministratori ed i Consiglieri Comunali, insieme al Sindaco di Nettuno, Alessandro Coppola, al Generale di Brigata, Maurizio Fronda, all’Onorevole Stefano Fassina ed all’Onorevole Vito Presicce, Consigliere Provinciale di Città Metropolitana.

“Oggi celebriamo la nascita della Repubblica, di uno Stato libero e democratico, una grande conquista, – ha evidenziato il Vicesindaco, Danilo Fontana, in un altro passaggio del suo intervento – ma anche l’importanza del voto alle Donne ed il Referendum del 1946, con il quale gli italiani scelsero la Repubblica come forma di governo. Quello fu un momento importante in quanto segnò la conquista di individualità e di libertà, oltre che di cittadinanza. Nascevano, concretamente, un nuovo Stato ed una nuova Società. Le donne, per la prima volta, ne furono attive protagoniste, sia con il voto che nella stesura della Costituzione. Nella giornata di oggi le Forze Armate onorano la Repubblica, loro sono l’espressione dell’Italia migliore, con l’impegno profuso sul territorio nazionale, a difesa della nostra sicurezza ma anche con il loro spirito di sacrificio, fuori dai nostri confini, per dare alle popolazioni la speranza di una vita decorosa, all’insegna dei valori della libertà e della democrazia, particolarmente sentiti visti i drammatici scenari di guerra che stanno sconvolgendo il mondo.

Il 2 giugno – ha concluso il Vicesindaco di Anzio – è la Festa di tutti gli italiani, è la festa di tutti noi, della Costituzione, del Tricolore, del nostro Inno, dove si respira il vero significato della Festa della Repubblica. Siamo fieri ed orgogliosi di essere Italiani. Viva Anzio, Viva l’Italia, Viva la Repubblica e soprattutto Viva la Pace e la Libertà”.

🇮🇹

Anche nella vicina Nettuno, si è svolta questa mattina presso il Monumento ai caduti di piazza Battisti la cerimonia istituzionale per celebrare il 76esimo anniversario della Proclamazione della Repubblica Italiana.

Hanno preso parte alla cerimonia il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola, il Vicesindaco di Anzio Danilo Fontana, il Deputato della Repubblica Italiana On. Stefano Fassina, il Consigliere della Città Metropolitana di Roma Capitale Vito Presicce, Il Generale Maurizio Fronda, Il Colonnello Dario Porfidia, Il Primo dirigente del Commissariato di Polizia di Anzio e Nettuno Dott.ssa Angela Spada, il Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Nettuno Il Maggiore Ambrogio Di Napoli, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Anzio Capitano Giulio Pisani, il Commissario Gianfranco Brignone in rappresentanza del dott. Vincenzo Avallone Dirigente Superiore e Direttore dell’Istituto per Ispettori di Polizia di Nettuno, il luogotenente Mauro D’Angelo Comandante della stazione carabinieri di Nettuno, il primo luogotenente Rolando Abbafati in rappresentanza del Tenente di Vascello Nunzia Pezzella Comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Anzio, il Luogotenente Giuseppe Parisi, Comandante della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Anzio, il Capo reparto Daniele Pietrosanti in rappresentanza dei Vigili del Fuoco di Anzio, il Comandante della Polizia Locale di Nettuno Albino Rizzo, le associazioni combattentistiche e d’arma, l’Anpi, le sorelle della Croce Rossa Sezione Anzio e Nettuno accompagnante dalla Bandiera Tricolore concessa in uso dal presidente della Repubblica Sandro Pertini con legge 342/1985.

Alla cerimonia ha preso parte la Corale di Nettuno che ha intonato la canzone del Piave e l’inno all gioia. Presente lo schieramento in armi del Comando di Brigata Informazioni Tattiche.

Di seguito l’intervento del Sindaco della Città di Nettuno Alessandro Coppola:

Innanzitutto permettetemi di rivolgere un caro saluto a tutte le autorità civili e militari presenti oggi a questa straordinaria cerimonia.
Come sapete è un momento particolare per l’amministrazione comunale e in primis per me che da tre anni la guido con l’amore di chi in questa città è nato e cresciuto, ed ha costruito le sue fortune lavorative e familiari. E’ per me un momento di riflessione importante, una “pausa” per capire se ci siano le condizioni necessarie a portare avanti un percorso amministrativo che fino ad oggi è stato tortuoso, inutile negarlo, ma improntato sempre all’interesse della città.
Per questo oggi ho voluto essere qui, ho voluto metterci la faccia. Perché in occasioni come queste un Sindaco, seppur dimissionario, non può tirarsi indietro.
Il 2 Giugno è una ricorrenza fondamentale nella storia della nostra amata Italia. Oggi è la Festa della Repubblica, ma ancor prima è la festa della democrazia, è la festa di quanti hanno lottato per fare in modo che il nostro Paese cambiasse registro, è la festa di tutti quanti noi, ma soprattutto credo che in qualche modo debba rappresentare la festa dei giovani.
E’ a loro che rivolgo il mio pensiero, con l’invito ad impegnarsi sempre più per far crescere la nostra amata Italia, e la nostra amatissima Nettuno. Il futuro della nostra Repubblica è nelle loro mani, nelle loro teste e nei loro cuori, e sono sicuro che saranno in grado di svolgere un lavoro eccezionale.
Sono passati ormai 76 anni dal 2 e 3 giugno del 1946, quando gli italiani, e per la prima volta le italiane, vennero chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Una data con un valore simbolico importante, perché in questo giorno gli italiani con la scelta della Repubblica e l’elezione dei deputati dell’Assemblea Costituente, restituirono a democrazia e libertà il valore che meritano, racchiudendo nella Costituzione tutti i principi cardine sui quali fondare la nostra vita.
E’ grazie a loro che oggi possiamo finalmente dire di poter godere fino in fondo della Res Publica, nel senso più antico del termine, ovvero di quella forma di governo in cui la sovranità non è più concentrata nelle mani di uno ma appartiene al popolo nella sua interezza.
Un pensiero importante però, oggi dobbiamo rivolgerlo anche al nostro tricolore, simbolo della nostra nazione, vessillo di libertà e fratellanza, di uguaglianza e giustizia. Non dimentichiamolo mai.
Dobbiamo sventolare con vigore le nostre bandiere, riscoprire e fortificare la nostra identità di popolo, ritornare idealmente alla nascita di questa bellissima nazione, sentirci ancora fratelli ed accrescere quel sentimento di comunità che ha reso forte il nostro Paese.
Per questo dobbiamo continuare a gridare, tutti assieme:
VIVA L’ITALIA, VIVA LA REPUBBLICA

*Le foto di Nettuno sono del fotografo Amerigo Salvatori