Come se fosse un processo contro la mafia o contro gli autori di stragi, il Senato della Repubblica, il ministero della Cultura e il Comune di Roma, hanno richiesto e sono stati ammessi come parte civile nel processo che vede imputati tre “pericolosissimi” attivisti di Ultima Generazione per il blitz fuori Palazzo Madama del 2 gennaio scorso. I ragazzi imputati sono accusati per danneggiamento aggravato per avere lanciato vernice lavabile sulla facciata di palazzo Madama.
Un processo avviato contro attivisti per il clima. I tre giovani, due ragazzi e una ragazza, si erano avvicinati alla porta principale del palazzo e avevano spruzzato vernice ad acqua arancione prima di essere fermati da alcuni carabinieri che presidiavano l’ingresso dell’edificio. L’azione non ha causato danni alla facciata, ripulita il giorno successivo. Ma ora gli attivisti rischiano fino a 5 anni di reclusione e multe fino a 15 mila euro.