Mai più animali in catene, almeno nella Regione Lazio. E’ stata infatti pubblicata sul Bollettino Ufficiale la nuova legge regionale contenente le modifiche alla vecchia normativa per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo e da oggi quindi sono in vigore le nuove regole e non potranno più esserci animali incatenati.
Un traguardo storico, un obiettivo inseguito da tempo che finalmente si realizza. Il Lazio così si aggiunge alle altre regioni che hanno adottato misure analoghe e da oggi la crudele pratica di incatenare i cani e tutti gli altri animali d’affezione anche nella nostra regione è finalmente vietata, pena una sanzione pecuniaria fino a 2500 euro, stessa sanzione prevista per la detenzione senza idoneo riparo dalle intemperie o in spazi inadeguati.
Quella dei cani legati a catena è una pratica crudele che, come si è potuto vedere nei roghi di questa estate, ha causato la morte di molti animali arsi vivi, senza possibilità di sfuggire alle fiamme, una fine davvero atroce. Oltre al divieto di catena, sono state introdotte altre importanti previsioni a tutela degli animali, ovvero l’obbligo di autorizzazione sanitaria per gli allevamenti di qualunque tipologia per animali d’affezione, il divieto di vendita di cani non iscritti all’anagrafe canina, pena una sanzione fino a 1500 euro, e il divieto di usare collari a strozzo, tutte finalmente in vigore. Come diceva Immanuel Kant, puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali e da oggi nella nostra regione i nostri amici animali d’affezione sono più tutelati e c’è da esserne assolutamente felici.
Roberto Alicandri