Una novità per i meno abbienti: all’interno della Legge di Bilancio è stato approvato un emendamento, per coloro che si trovano in povertà assoluta: è il reddito alimentare. A promuoverlo è stato il deputato del Pd Marco Furfaro che ha proposto di destinare delle risorse per combattere “la povertà alimentare e riuscire ad evitare di buttare 230mila tonnellate di cibo invenduto”. Si attende un decreto del ministero del Lavoro entro i prossimi 60 giorni per chiarire la platea beneficiaria del nuovo reddito e gli enti del terzo settore coinvolti nella sperimentazione.
“Ce l’abbiamo fatta. Commenta soddisfatto l’on. Furfaro- ogni anno, il settore della distribuzione alimentare (pensiamo ai supermercati) getta 230mila tonnellate di cibo invenduto. E mentre questo avviene, 600mila bambini, 337mila anziani e in totale 3 milioni di italiani si avvalgono, quando va bene, delle mense o dei pacchi alimentari perché non possono permettersi di fare la spesa.
Da adesso – continua Furfaro- quel cibo non finirà più nell’immondizia, ma verrà redistribuito a tutte quelle persone che ne hanno bisogno. Con un triplice risultato: la riduzione dello spreco alimentare, la lotta all’inquinamento e la protezione dei più fragili. La sperimentazione partirà nelle città metropolitane, per poi diventare strutturale (Governo permettendo). E so bene che è una goccia nel mare, so bene che la Manovra presenta tantissime iniquità, ma se la politica e la sinistra hanno un senso è proprio questo: cercare ogni giorno di lottare, lavorare e impegnarsi per migliorare anche solo di un millimetro la vita delle persone più fragili. Grazie a tutte e a tutti per il sostegno di questi giorni. – conclude il deputato Dem- E grazie a Leonardo Cecchi, che da anni lavora e si impegna per rendere realtà un’iniziativa bella, giusta e di buon senso”.