Roma, in ristorante scritte omofobe a coppia gay su scontrino: licenziato il cameriere

ROMA – “Giovedì un ragazzo romano gay di 21 anni, e il suo fidanzato, si sono recati alla Locanda Rigatoni, vicino Piazza San Giovanni. La coppia ha ordinato dei primi, chiedendo di sostituire del pecorino con del parmigiano. Alla fine della cena sullo scontrino hanno trovato scritto sullo scontrino (si veda allegato): Pecorino NO Frocio SI”. Lo denuncia Gay Center che continua: “I ragazzi fanno notare al cameriere che tale scritta non è divertente, ma il cameriere ridendo riferisce che sarebbe stato un errore del computer, continuando a prenderli in giro. Dopo l’evento i ragazzi hanno contatto il sito LGBT Bitchyf ed il nostro numero verde 800713713 Gay Help Line, dove gli abbiamo offerto supporto legale”. “Quanto accaduto al ristorante Locanda Rigatoni è un fatto molto grave- dichiara Fabrizio Marrazzo responsabile Gay Help Line e portavoce Gay Center- purtroppo ogni anno riceviamo oltre 20.000 contatti al nostro servizio, per episodi di omofobia, e molti di questi episodi sono visti come divertenti dagli aggressori anche in casi di violenza. Quanto accaduto non ha nulla di divertente. Non è accettabile che una coppia gay non possa andare in un ristorante nel centro della Capitale senza venire offesa e rovinarsi la serata. Richiediamo alla Sindaca Raggi- conclude di revocare la licenza al ristorante e valutare anche le sanzioni da adottare. I ristoranti sono dei locali con licenza pubblica e pertanto azioni discriminatorie non possono essere consentite. Inoltre, invitiamo sin da subito tutti i cittadini e turisti a boicottare tale ristorante”. Intanto la Locanda Rigatoni ha reso noto che “il cameriere è stato licenziato in tronco” e che ” tutta la direzione e il personale della Locanda Rigatoni prende le più decise e convinte distanze” dall’ “atto inqualificabile” che ha avuto luogo nel loro ristorante.
CAMPIDOGLIO: “GRAVISSIMO EPISODIO OMOFOBIA, FAREMO VERIFICHE”
“Gravissimo l’episodio di omofobia denunciato da Gay Center, che ha raccolto la testimonianza di due clienti di un ristorante in zona San Giovanni. Condanniamo apertamente ogni forma di discriminazione e scherno lesive di dignità e libertà personali”. Lo dichiarano in una nota congiunta Carlo Cafarotti, assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale e Flavia Marzano, assessora alla Roma Semplice, che spiegano: “Quanto al contesto in cui si sono consumate le offese, ricordiamo che Roma è, e rimarrà, Capitale dell’inclusione e dell’accoglienza, tanto da aver istituito proprio per i professionisti che lavorano con il pubblico, ristoratori, albergatori, tassisti, corsi formativi incentrati sul ‘galateo dell’accoglienza’. Saranno avviate in ogni caso le opportune verifiche, anche a seguito dell’eventuale denuncia. Esprimiamo solidarietà ai due ragazzi vittime dell’ignoranza. Episodi simili offendono tutta la città”, conclude la nota.
LA REPLICA DELLA LOCANDA RIGATONI: ATTO INQUALIFICABILE, CAMERIERE LICENZIATO
“Giovedì 19 luglio è accaduto un fatto grave. Nel nostro locale, un cameriere ha compiuto un atto inqualificabile nei confronti di due clienti, stampando sulla comanda un insulto omofobo, da cui tutta la direzione e il personale della Locanda Rigatoni prende le più decise e convinte distanze”. E’ quanto si legge in una nota della trattoria romana che precisa: “Fermo restando la gravità dei fatti la direttrice del locale ha immediatamente condannato l’atto del cameriere e si è scusata con i clienti, inorridita dal fatto incriminato come e se possibile più di loro. Coerentemente con tale comportamento, comunichiamo che il cameriere è stato licenziato in tronco, non rappresentando in alcun modo la filosofia e lo stile della Locanda Rigatoni. Ovviamente il cameriere responsabile di questa spiacevole vicenda ne risponderà in prima persona”. Conclude la nota: “La proprietà, lo staff del locale e la direttrice da sempre considerano la Locanda Rigatoni la casa di tutti. Siamo da tempo impegnati in programmi per l’integrazione di rifugiati nel nostro locale e chiediamo ufficialmente alla comunità LGBT di costruire insieme un percorso per riaffermare i valori di tolleranza, rispetto e apertura, che sono da sempre gli elementi fondanti del nostro modo di fare ristorazione”.

 

Agenzia DIRE