Controlli a tappeto sul litorale laziale da parte dei carabinieri. I militari della Compagnia di Anzio hanno eseguito nei giorni scorsi il servizio denominato “Alto impatto” grazie anche al supporto dei colleghi delle Compagnie del Gruppo Frascati, del Nucleo cinofili di Roma, del Nucleo antisofisticazione e sanità, del Nucleo ispettorato del lavoro e del Nucleo elicotteristi di Pratica di Mare.
Irregolarità nei ristoranti
Nel corso dell’attività sono state controllate anche due attività commerciali nelle quali sono stati riscontrate una serie di irregolarità e diverse mancanze. Nello specifico, in un ristorante sono state elevate sanzioni amministrative per circa 5.600 euro per mancata applicazione delle procedure previste in materia di haccp, per l’attivazione di un deposito senza la prevista comunicazione alle autorità competenti e per aver impiegato dipendenti forniti da soggetti privi delle specifiche autorizzazioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. In una pescheria-ristorante, poi, sono state elevate sanzioni amministrative per circa 2000 euro per mancata applicazione delle procedure previste in materia di haccp e di tracciabilità degli alimenti.
Posti di blocco in strada
Durane il servizio sono stati poi effettuati anche numerosi posti di blocco nei punti nevralgici della città (Anzio Colonia, Via Fanciulla D’Anzio e le due arterie Nettunense e Ardeatina); sono stati controllati più di 100 veicoli e oltre 200 soggetti. Tutte le attività sono state condotte anche con il supporto del personale del Nucleo Carabinieri Elicotteristi di Pratica di Mare, che nella serata hanno sorvolato i cieli del territorio di Anzio e Nettuno.
Tre arresti
L’operazione “Alto Impatto” ha portato anche a tre arresti. Tante sono state le ordinanze di custodia cautelare in carcere, una delle quali nei confronti di un 43enne italiano, in sostituzione della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, più volte violata. L’ultimo episodio risale al 30 maggio scorso quando fu arrestato anche per resistenza tanto che nell’occasione i militari furono costretti a utilizzare il taser. Una seconda ordinanza è stata eseguita nei confronti di un 50enne italiano, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per una rapina commessa in una parrocchia nel mese di novembre 2022. L’ordinanza scaturisce dalle reiterate evasioni contestate e comunicate all’autorità giudiziaria competente. Una terza misura, infine, è stata eseguita nei confronti di un 46enne italiano, anche in questo caso in sostituzione della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, più volte violata. L’ultimo episodio risale al 17 maggio scorso, quando fu denunciato dall’ex convivente per aver violato il suo domicilio e aver provocato l’ennesima lite.
Inoltre i militari hanno notificato un ordine di esecuzione pena nei confronti di un 51enne italiano, che dovrà scontare la condanna di 5 anni e 4 mesi per il reato di detenzione ai fini di spaccio commesso ad Anzio il 21 aprile 2022, quando fu arrestato dall’aliquota radiomobile mentre trasportava con il suo veicolo 20 chili di droga tra cocaina, marijuana e hashish.