Nettuno- Falco ferito muore di burocrazia

falcoEra a terra in mezzo a un prato quando lo hanno trovato, con un’ala sanguinante. Ferito, indebolito, ma ancora vivo. Se la macchina dei soccorsi avesse funzionato, il bellissimo falco trovato a Nettuno da un signore mentre stava passeggiando nella zona di Cadolino, sarebbe ancora vivo. E’ stato qualcosa che l’ha colpito con violenza ad ucciderlo, forse una pallottola, ma ancora di più è stata la lentaggine burocratica e la completa incapacità delle istituzioni nell’indirizzare il cittadino su come intervenire in casi del genere. A raccontare la storia è il signore che nella tarda mattinata di domenica si trovava a passeggio a Cadolino: a pochi passi dall’oratorio nota un animale a terra, sanguinante, incapace di muoversi. Avvicinandosi vede che si trattava di uno splendido rapace, ferito ad un’ala, impossibilitato a volare. “Ho cercato di non spaventarlo – racconta – l’ho accarezzato per un bel po’ e poi l’ho caricato il più delicatamente possibile in macchina, portandolo a casa. Era debole e impaurito. Ho pensato che se lo avessi lasciato lì sarebbe morto a breve. A casa gli ho messo dell’antibiotico, ho provato a farlo bere, mangiare e l’ho tenuto al caldo in una scatola per tutta la notte dopo aver fatto tantissime chiamate in cerca di aiuto. Purtroppo averlo soccorso non è servito a nulla. Il falco non ce l’ha fatta e stamattina è morto”. Una volta a casa, come ha spiegato il signore di Nettuno, ha inizio la trafila delle telefonate. “Non sapendo come muovermi, essendo domenica e non potendo andare da un veterinario, ho pensato di chiamare la polizia municipale che mi ha indirizzato immediatamente alla Forestale. Chiamo la Forestale e mi risponde un operatore da chissà quale parte d’Italia, che mi indirizza a sua volta alla polizia provinciale, spiegando che la Forestale nella zona di competenza non c’è”. Già, la sede del corpo forestale di Nettuno è stata chiusa proprio di recente, a Tre Cancelli – il caso era stato sollevato dal dirigente Fdi-An Romeo De Angelis (http://www.inliberuscita.it/politica/56163/nettuno-chiude-la-forestale-de-angelis-sindaco-e-commissario-facciano-qualcosa/) . Il signore tenta allora di contattare la polizia provinciale. Segnala che c’è un animale che lotta tra la vita e la morte e non sa a chi rivolgersi. L’operatore della Polizia provinciale spiega che essendo domenica la volante è impegnata a Roma per un altro caso e non può mandare nessuno a Nettuno per prelevare il rapace, che intanto diventa sempre più debole e continua a perdere sangue. Dalla Provinciale dicono di richiamare il giorno seguente, assicurando un intervento in giornata. Arriva il lunedì mattina, il signore telefona di nuovo e riesce finalmente a strappare un appuntamento per il tardo pomeriggio. Tutto inutile, però. Inutili le telefonate, le trafile, i tentativi di tenerlo in vita. Poco dopo mezzogiorno il falco è morto. 24 ore di sofferenza , nessuno in grado di salvarlo o indicare a chi rivolgersi per soccorrerlo. La burocrazia colpisce ancora. Stavolta a pagare è un animale innocente.

 

Ecco la prassi da seguire in caso di animali feriti

Chiunque trovasse un animale ferito deve contattare la centrale operativa del 118 o il centralino ospedaliero della Asl di riferimento, che metterà il cittadino in contatto con la guardia veterinaria della Asl reperibile in quel momento. Il veterinario si accorda con chi ha fatto la segnalazione e decide sul da farsi e su come intervenire.