Anzio, via della Spadellata dopo l’ultimo “bombardamento”. Grazie all’amico Candido

riceviamo e pubblichiamo

Martedì 13 mi sono recata con un mio collega in via della Spadellata per un controllo di routine in un allevamento. Viste le condizioni belliche della strada, e visto che saremmo dovuti tornare, stamattina in comune accordo con l’altro veterinario, abbiamo deciso di organizzarci per non distruggere le nostre auto. Il mio collega sì è presentato con casco bellico del primo conflitto 1915 1918 lasciatogli in eredità dal nonno che aveva combattuto in trincea sul Piave, divisa color cachi usata nella battaglia di El Alamein e occhiali da corridore delle mille miglia primi 900 .

Il veicolo usato invece era un mezzo anfibio dello sbarco a Salerno 1944. Io, invece, per non essere da meno avevo indossato una mimetica presa in prestito al museo dello sbarco di Anzio con elmetto tedesco con un foro al centro ed occhiali da saldatore. Guidavo un piccolo carrarmato con cingoli arrugginiti che ben superavano i numerosi crateri presenti sulla strada somigliante ad una via di Beirut dopo l’ultimo bombardamento. Così bardati ci siamo presentati in allevamento chiedendo agli abitanti della via chi avessero votato. E loro felici e contenti ci hanno risposto in coro :”tutta la zona ha dato il voto a Candido perché è un amico ” .” Meno male ” ho pensato io , pensa se erano nemici.[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]

Il consigliere Lina Giannino