Avremmo voluto commentare la ripresa dell’attività politica in maniera serena, magari cogliendo l’occasione per fare i migliori auguri a tutta la Città per la ripresa dopo questi mesi terribili, ma evidentemente questo ad Anzio non è possibile.
Alla prima occasione utile si sono ripresentate tutte le vecchie abitudini della peggiore politica che da più di 20 anni tiene in ostaggio Anzio. Già la gestione dell’emergenza non è stata proprio brillante, iniziata con il discutibile invito a venire ad affollare spiagge e ristoranti di Anzio (fra l’altro noi ci saremmo come minimo scusati pubblicamente per l’imprudenza), proseguita con la propaganda faziosa in un momento di crisi drammatica e finita con la presa in giro sui numeri del contagio, con una assurda distinzione fra residenti e non residenti (come se il coronavirus guardasse la carta d’identità prima di contagiare una persona).
Adesso la maggioranza pensa bene di regolare sulla pelle dei cittadini i suoi contrasti interni, dovuti a oscuri motivi di cui la città sa ben poco. Diversi consiglieri di maggioranza e assessori hanno deciso di non partecipare al Consiglio comunale di ieri, mettendo a rischio il numero legale. Crediamo che il nostro rappresentante Luca Brignone abbia dimostrato la giusta sensibilità uscendo solo una volta approvate le variazioni di bilancio che recepiscono i fondi per l’emergenza arrivati da Governo e Regione e a rimarcare l’irresponsabilità della maggioranza.
Ora il Sindaco non pensi di risolvere l’ennesima crisi a nemmeno due anni dalle elezioni con un altro rimpasto di giunta o con qualche scambio di pedine in consiglio, come ha annunciato di voler fare ieri pomeriggio. La maggioranza con cui è stato eletto è spaccata, l’azione della sua Amministrazione è stata finora insufficiente e i nodi accumulati in 20 anni di cattiva amministrazione vengono al pettine: il Porto è di nuovo insabbiato, la Capo d’Anzio è sempre sull’orlo del fallimento, la città versa nell’incuria e altro cemento fresco incombe su di noi. Per quanto ci riguarda c’è solo una strada: le dimissioni del Sindaco e la restituzione della parola ai cittadini. Noi siamo impegnati da tempo a costruire un progetto alternativo a questo disastro e continueremo a farlo.
Il Direttivo di Alternativa per Anzio