“Il tema femminile ed in modo specifico la parità di genere sono argomenti su cui da tempo Politica, Sindacati, Organizzazioni ed Associazioni di varia natura dibattono alla ricerca della formula perfetta.
Proprio in questi giorni il Governo, attraverso il Ministro con delega alle Pari Opportunità e Famiglia,
Elena Bonetti, annuncia un’azione denominata “Family Act” in cui si ravvede la necessità tra i diversi
interventi economici, di supportare la Donna quale individuo fragile sempre più indotta a scelte drastiche tra il ruolo di Madre, Moglie e Lavoratrice.
In controtendenza ai dati Made in Italy vari Paesi europei applicano da tempo politiche che sostengono la figura femminile nella gestione della propria sfera personale ed affettiva senza preclusione al mondo del lavoro, tentativo questo di parificare in maniera adeguata e democratica
ogni individuo nel totale assolvimento del proprio ruolo sociale.
In questo scenario UDI UNIONE DONNE in ITALIA il 6 marzo 2020 ha lanciato una raccolta firme, dapprima in maniera cartacea poi, ai tempi di Covid-19, anche on line.
L’obiettivo è quello di agire in modo efficace contro il “Mobbing” nei luoghi di lavoro attraverso una iniziativa a carattere nazionale denominata “UNA PETIZIONE NAZIONALE PER CONTRASTARE E PREVENIRE LE MOLESTIE E I RICATTI SESSUALI NEI LUOGHI DI LAVORO”.
“Il caso della piaga delle molestie e dei ricatti sessuali nei luoghi di lavoro (fenomeno mondiale) che
l’ISTAT stima abbia riguardato, almeno una volta nella vita, il 43,6% delle lavoratrici in Italia tra i 14
e i 65 anni e che l’ILO,l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, definisce come “minaccia alle
pari opportunità” e “inaccettabili e incompatibili con il lavoro dignitoso” e che produce danni personali,
sanitari e sociali”.
(FONTE SITO UDI)
Oltre ad inconsistenti politiche di intervento, di cui abbiamo accennato inizialmente, che possano permettere alla Donna una volontà libera ed incondizionata nei confronti dei ruoli che vorrà svolgere nella vita, il Mobbing scoraggia la permanenza nei luoghi di lavoro ed induce spesso all’abbandono
dello stesso.
Ci auguriamo pertanto, per le sensibilità che sentiamo di avere come forza politica cittadina, che con
la nostra adesione e quella di tante cittadine e cittadini che vorranno unirsi a noi, la Petizione possa
prendere forza ed insieme ad altre Città che si stanno adoperando per lo stesso fine, si possa concretizzare la modifica alla legge 81/08 “TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO” aggiungendo un nuovo articolo dedicato alle molestie e ricatti sessuali nei luoghi di lavoro e integrare questi nella formazione obbligatoria sulla sicurezza in ogni posto di lavoro anche con la collaborazione delle associazioni delle donne. Avvertiamo la necessità che una città come Aprilia,
sempre attenta alle tematiche sociali, possa dare il suo contributo in maniera virtuoso.
A tale proposito sarà allestito un punto di raccolta firme sabato 11 luglio dalle ore 17 alle ore 20 in Piazza Marconi lato Poste Italiane dove accoglieremo chi vorrà dare la propria adesione attraverso la sottoscrizione della Petizione; inoltre anche l’Ufficio di Segreteria Generale del nostro Comune darà possibilità di sottoscrizione entro il 30 luglio.
La Consigliera Ilaria Iacoangeli della Lista Terra si rende disponibile per tutti coloro che ne faranno esplicita richiesta a mezzo mail ilaria.iacoangeli@comune.aprilia.lt.it a rilasciare materiale idoneo a
quanti nella società civile come sindacati, associazioni, organizzazioni e altre parti politiche avranno
la volontà di collaborare alla raccolta firme al fine di permettere un’azione territoriale compatta ed
inclusiva oltre che largamente condivisa”- Com.
Lista civica Antonio Terra Sindaco