In seguito all’incendio della LOAS di Aprilia e dei primi risultati del campionamento effettuati da ARPA Lazio, che indicano un preoccupante superamento dei valori di pericolosi inquinanti, ed in particolare del Benzoapirene e PCB, i Sindaci di Anzio e Nettuno hanno il dovere di prendere provvedimenti precauzionali a tutela della salute pubblica. A tre giorni dall’incendio, infatti, mentre l’odore di bruciato permane, le azioni dei sindaci non si vedono.
I campionamenti, le elaborazioni e i modelli di dispersione degli inquinanti sviluppati dell’Istituto Regionale di Protezione Ambientale non sono terminati e richiederanno almeno alcuni giorni per essere disponibili. Nel frattempo, urgono provvedimenti precauzionali, come quelli presi dal sindaco di Aprilia.
I provvedimenti devono essere commisurati all’entità dei dati disponibili, anche se parziali. A questo proposito, questa mattina ho sollecitato personalmente il Direttore Generale dell’ARPA Lazio al fine di ottenere tutti i referti analitici disponibili, di sapere le tempistiche per l’elaborazione di ulteriori referti e di sapere se le sedi territorialmente competenti abbiano intenzione di attivare il monitoraggio della qualità dell’aria anche nei comuni di Anzio e Nettuno.
Mi auspico che i sindaci di Anzio e Nettuno stiano facendo lo stesso: in qualità di responsabili della salute pubblica dei cittadini hanno il dovere, nonché il potere, di chiedere supporto all’ARPA al fine di prendere i necessari provvedimenti.
Luca Brignone, Alternativa per Anzio