Comune di Anzio. Il valzer delle poltrone non smette di stupire

Ma c’è anche chi dice basta “andate a casa”

Chi va, chi viene, chi si dimette e chi torna. Ad Anzio la girandola dell’amministrazione comunale continua e non mancano le polemiche. Da mesi, ormai, si parlava del cambio alla presidenza del consiglio comunale e c’erano pressioni di non poco conto su Giusy Piccolo affinché lasciasse l’incarico. Alla fine ha ceduto, senza chiedere in cambio altri posti, e resterà semplice consigliere comunale sui banchi della Lega. Al suo posto andrà Roberta Cafà, candidata sindaco contro De Angelis alle ultime amministrative ma da un pezzo entrata in maggioranza (insieme all’altro ex avversario del sindaco, Roberto Palomba) tanto da ottenere l’assessorato all’istruzione per la sua fidatissima Gabriella Di Fraia che ora è stata “sacrificata”. Motivo? Torna Laura Nolfi, cacciata mesi fa per ragioni di equilibri politici e oggi salutata dagli auguri di buon lavoro del sindaco. Lei ringrazia per la rinnovata fiducia e come nulla fosse, rientra in giunta. È finita? Nemmeno per idea. Resta in piedi, infatti, l’assessorato all’ambiente dopo le dimissioni a seguito dello show fuori dalla sua palestra di Pino Ranucci. Il capogruppo della lista del sindaco, Walter Di Carlo, era passato a Forza Italia con la promessa di quell’assessorato, ma poi era tornato sui propri passi perché nonostante il saluto del coordinatore regionale Claudio Fazzone che lo indicava come assessore e la “sponsorizzazione” di Fabio Capolei, quel posto era destinato a Massimiliano Marigliani. Un post su facebook di Di Carlo aveva aperto un altro fronte di crisi, ma alla fine l’assessorato andrà a lui. Così entrerà al suo posto un politico di lungo corso, Amato Toti, che di recente aveva sollevato questioni di compatibilità di alcuni consiglieri comunali su presunte morosità. Finita? No, perché mentre Marco Maranesi aveva chiesto – anche a seguito di questo teatrino – di azzerare la giunta e rilanciare l’azione amministrativa, proprio Massimiliano Marigliani ha lasciato la delega al demanio, dichiarandosi “libero da impegni”. Prima di lui Maranesi ha lasciato la presidenza della commissione bilancio, è passato in opposizione e ha parlato di “minacce e ingerenze”. Non hanno dubbi al “Patto del popolo”, il gruppo di riferimento degli ex assessori Placidi, Attoni e Zucchini: che dicono alla maggioranza “ Andate a casa”.