“Dopo quanto avvenuto quest’oggi a latere del consiglio comunale che non si è celebrato per mancanza del numero legale, avevamo deciso di non fare ulteriori comunicati, ma alla luce degli strascichi successivi ci sentiamo obbligati a dire la nostra. Prima di tutto però vogliamo affermare che prendiamo le distanze da tutte le forme di violenza verbale che devono sempre essere stigmatizzate senza se e senza ma. Ciononostante non smetteremo mai di lottare per affermare i diritti democratici delle minoranze e dei cittadini in generale. Dopo questa necessaria premessa però non vogliamo che quanto accaduto quest’oggi passi in secondo piano come vorrebbe il Sindaco e la regia di Palazzo. Se da un lato infatti la prova di forza del gruppo Capolei ha fatto ascoltare chiaramente il requiem di questa maggioranza, dall’altro il comportamento della segretaria comunale è assolutamente da stigmatizzare ed ovviamente faremo una puntuale relazione dei fatti accaduti in modo che il prefetto ne sia ben informato. Ma andiamo per ordine. È difficile aggiungere qualcosa allo smottamento politico della coalizione di centrodestra che sostiene il sindaco Coppola. Coppola oggi é stato, di fatto, sfiduciato e comunque la sua maggioranza non esiste più. Si è passati da una crisi all’altra senza soluzione di continuità, con il risultato di ingessare la città per correre dietro alle richieste di piccoli strapuntini fatte dal consigliere di turno, accontentato il quale ricomincia la giostra. Per quanto riguarda invece la segretaria generale del comune, dobbiamo dire che il comportamento tenuto quest’oggi nei nostri confronti è assolutamente incomprensibile. Nonostante ella avrebbe dovuto ben sapere che un consiglio comunale che non ha avuto dal principio il numero legale non si è mai costituito e quindi non può essere sospeso, non ha voluto nemmeno riceverci quando avremmo voluto farle rilevare questo basilare errore commesso dal presidente del consiglio. Forse ella dimentica che dovrebbe essere l’organo di tutela di tutto il consiglio comunale e rifiutare il confronto con chi è il rappresentante del popolo è quanto di più lontano dalla funzione che ella dovrebbe rappresentare. Oggi la segretaria comunale, non facendo rilevare l’errore del presidente del Consiglio, che probabilmente mirava a prendere tempo per racimolare il numero legale, non ha tutelato il regolare svolgimento democratico. E comunque rimane il dato politico tombale: sul Bilancio di previsione, ovvero l’atto politico più importante di una consiliatura, Coppola è stato sfiduciato. Non resta altra strada che le dimissioni. In alternativa Coppola dovrà seguitare ad accettare tutte le richieste di chi, di volta in volta, deciderà di minacciare di non presentarsi in Consiglio”.
Roberto Alicandri
Marco Federici
Waldemaro Marchiafava
Antonio Taurelli
Enrica Vaccari