“Pochi giorni fa il sindaco di Anzio ha annunciato che nel quartiere Sacida – Padiglione e in via della Spadellata verranno collocate centraline Arpa per la rilevazione della salubrità dell’aria, a tutela della salute pubblica.
Contrariamente a quanto stabilisce il vigente Piano Regionale Rifiuti così come quello precedente, ad Anzio esercitano impianti di proporzioni sconsiderate a ridosso di una scuola, un sito sensibile, rispetto al quale andrebbe rispettata la distanza di almeno un chilometro. E di fatto non è rispettata. Il Comune di Anzio, anziché fare mero riferimento ad Arpa, dovrebbe e potrebbe intanto mandare osservazioni alla Città Metropolitana per l’individuazione delle aree idonee e non per la localizzazione di impianti – procedura iniziata quattro volte e mai conclusa, nelle cui carte quella scuola non risulta. Oppure potrebbe tutelare quelle aree variando la propria pianificazione urbanistica, chiedere le verifiche per la dichiarazione di area a rischio ambientale o agire con Ordinanza. Nulla di tutto questo viene fatto, mentre da oltre un anno è in corso un riesame sull’impianto Biometano che arreca disagi alla popolazione, compresi i possibili danni alla salute raccontati nelle recenti cronache. Intanto, nel ‘triangolo delle Bermude’ di Anzio si continuano a fare insediamenti frutto di sviluppo insopportabile e la popolazione ne risente. La politica presenti atti anziché darsi alle campagne mediatiche”. E’ quanto si legge nella nota del consigliere Marco Cacciatore – Europa Verde, presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti Regione Lazio.
(Red/ Dire