
“Il premio mondiale di voltafrittata acrobatico non ha più competitor dopo il comunicato di Vincenzo Capolei nel quale tenta di chiarire la sua posizione. Ma non è tanto questo che ci preme far notare quanto il fatto che nonostante il fiume di parole spese, tra interviste radiofoniche e televisive e comunicati stampa, egli non sia riuscito a dire l’unica cosa che avrebbe dovuto dire, ovvero che da uomo delle istituzioni, moderato e fedele alla Costituzione, egli è antifascista. Evidentemente la parola antifascista è ancora una parola tabù per molti che militano nella destra italiana, eppure dovrebbe essere il fondamento per chi fa politica. Per noi è una ovvietà, eppure ancora oggi notiamo una forte ritrosia a condannare il fascismo e tutti i drammi che questo regime violento e dittatoriale ha fatto vivere al nostro Paese. Perciò fino a quando l’antifascismo non sarà un valore comune non si potrà finalmente vivere l’agone politico in modo veramente europeo e moderno. Non è la destra europea e conservatrice che noi esecriamo ma quella nostalgica e revisionista, e fino a quando quest’ultima non sarà definitivamente archiviata non si potrà mai fare quel passo in avanti che il nuovo millennio impone. E non si può, come qualcuno vorrebbe, paragonare, nel nostro Paese, comunismo e fascismo, perché mentre il primo è sempre stato all’interno della Costituzione, il secondo ha creato una dittatura orrendamente sanguinaria. Il partito comunista in Italia, con tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni, ha consentito lo sviluppo delle classi operaie e di quelle contadine consentendo un miglioramento della qualità della vita dei lavoratori, mentre il fascismo ha portato solo tragedia e distruzione. Coloro che dicono il contrario mentono sapendo di mentire e noi saremo sempre pronti a metterli di fronte ai giudizi concordi e definitivi della storia. E lo diciamo nonostante la nostra storia politica sia stata vissuta in altri partiti politici, non comunisti, chi nel solco del cristianesimo sociale e chi della liberaldemocrazia repubblicana, eppure la nostra onestà intellettuale ci impone di dare atto del ruolo che ognuno ha avuto nella ricostruzione del nostro Paese e del successivo miracolo economico che ne è susseguito e di distinguere le colpe incancellabili ed abominevoli degli altri. D’altronde il contrario di fascismo è democrazia ed in quest’ultima c’è spazio per chiunque faccia politica nel solco della Costituzione. Ora il signor Capolei per uscire dal cul de sac in cui si è infilato faccia sostenere a forza Italia la mozione per revocare la cittadinanza a Benito Mussolini e sostenga il conferimento di quella ad Adele Di Consiglio, per dimostrare coi fatti, e non solo a parole, che egli è contro il fascismo”.
Roberto Alicandri capogruppo PD Nettuno
Lina Giannino capogruppo PD Anzio
Marco Federici consigliere PD Nettuno
Carla Giardiello segretaria PD Nettuno
Nicola Burrini commissario PD Anzio