Governo, stangata sui redditi medio bassi, il fallimento di Berslusconi e di Tremonti

L’editoriale del Direttore

Meno stato sociale, saranno le famiglie a basso reddito con i figli a carico a pagare la manovra economica che il governo Berlusconi  ha approvato in via definitiva ieri.  Una grave ipoteca sul futuro nostro e dei nostri figli. Ogni contribuente rischierà di perdere fino a 5-700 euro l’anno per minori detrazioni e deduzioni fiscali al momento della dichiarazione dei redditi. Il tagli lineari al welfare significano per le famiglie più irpef e più tasse. Maggiori costi per asili, istruzione, per le cure mediche, per l’affitto, per le ristrutturazioni delle case.. La Cgia di Mestre ha studiato gli effetti dei tagli su una famiglia con entrambi i genitori che lavorano, un figlio a carico ed un reddito di 35 mila euro,  per loro la tassazione crescerà di 168 ero nel 2013 e 674 euro nel 2014. Aumenti anche per i ticket sulla sanità, due esempi: un elettrocardiogramma costerà 21,6 euro e un ecografia la seno 45,90 euro. La crisi insomma la pagano sempre gli stessi, gli strati sociali più deboli, i lavoratori dipendenti e i pensionati.  Dopo tre anni di governo del centrodestra, quello che doveva abbassare le tasse, il risultato è che ci sono 50 miliardi di tasse in più e circa 60miliardi di spesa in più e 8 miliardi di investimenti in meno, senza alcun investimento sulla crescita. Sta qui il fallimento del circo barnum messo in piedi da Berlusconi, del suo ministro del Tesoro, dai leghisti del padrone. Costi pesanti sulle fasce più deboli e niente tagli alle spese della casta di ministri e sottosegretari, niente tagli alle folli opere come il ponte sullo stretto o la TAV , alle spese militari.  Un capitolo amaro per la storia del nostro paese, che quando uscirà dal berlusconismo avrà le ossa rotte.

Claudio Pelagallo