Nonostante il cambio dei vertici di Acea, la situazione non è cambiata, l’impianto di compostaggio continua ad emettere odori nauseabondi
di Claudio Pelagallo
Sono passati 15 giorni, era infatti il 30 agosto, quando dopo una manifestazione indetta per protestare contro i cattivi odori sparsi nell’aria dall’Impianto Acea ex Kiklos, i cittadini esasperati hanno deciso di dare vita spontaneamente ad un “Presidio permanente” proprio sulla strada di accesso allo stabilimento di Via Ferriere Nettuno. In queste due settimane gli occupanti hanno resistito giorno e notte, alle puzze, al caldo e al maltempo. Decisi a non mollare finché Acea non adotti sistemi di lavorazione che non appestino l’aria. Niente fino ad ora sono serviti esposti e denunce, presentati dal Comitato “No Miasmi Kiklos”, le promesse ricevute non hanno mai prodotto risultati concreti. L’impianto sorto in mezzo alle case ha compromesso la vivibilità di quel luogo, danneggiando, tra l’altro le attività economiche della zona: aziende vinicole, officine, bed and breakfast, agriturismi. Un danno provocato anche dall’accondiscendenza verso i gestori dell’impianto da parte delle Istituzioni: comunali, provinciali, regionali. Un Impianto cresciuto pian piano su terreni agricoli, fino a diventare il più grande impianto del Lazio, che secondo l’allora vertice di Acea, ex presidente Cremonesi era:” un fiore all’occhiello del nostro paese, il più grande del Lazio e tra i più grandi d’Italia. Il Gruppo ACEA rinnova ancora, attraverso l’esperienza di Kyklos, la volontà di coniugare lo sviluppo economico con una risposta sostenibile per l’ambiente“, queste le sue parole il giorno dell’inaugurazione, 15 luglio del 2009, sostenuto anche dall’ ex Amministratore delegato di Acea, Marco Staderini: ‘Per questo impianto di compostaggio, perfettamente integrato nell’ambiente circostante e ad impatto zero sono state utilizzate le migliori tecnologie esistenti‘. Lo conoscono bene “l’impatto zero” i residenti dei quartieri: Tre Cancelli e Verdiana di Nettuno, Le Ferriere a Latina, Via Cossira, Via del Giglio nel Comune di Aprilia costretti a restare tappati in casa per non respirare quella puzza che fa venire i conati di vomito. Con i nuovi vertici di Acea di nomina grillina della Sindaca Raggi , Stefano Antonio Donnarumma amministratore delegato e Luca Lanzalone presidente,(Acea), i cittadini residenti speravano in nuovo corso, in una risposta risolutiva, ma nulla è cambiato, l’impianto continua ad emettere odori nauseabondi, anche perché il processo di compostaggio avviene all’aperto e non in capannoni chiusi. Solo le forze politiche di opposizione, Forza Italia e Sinistra Italiana hanno sollevato il caso Acea ex Kiklos, in regione e in parlamento. Mentre continua, tra rabbia ed esasperazione, l’azione dei residenti stanchi di subire scelte calate dall’alto.