Finita la stagione regolare e finito lo strepitoso round robin di semifinale diamo i voti ai protagonisti di questa bellissima cavalcata del Nettuno verso la finalissima che vale uno scudetto.
Ruggero Bagialemani: Merita una standing ovation. Si è ripreso il Nettuno, logoro e mal ridotto da due anni di scelte sbagliate, di giocatori “alla frutta” come Buccheri e Connell, di tentativi di cancellare quell’immagine che Ruggero aveva dato al suo Nettuno fino al 2008. Per mostrare una squadra che non protestava mai, che doveva ricostruire una nuova immagine del baseball nettunese. Finalmente quel Nettuno “alla camomilla” non c’è più. E’ tornato ad essere quella squadra del Pantera che nonostante non era un roster da scudetto andò per due anni consecutivi a giocarsi fino a gara7 il titolo. In tanti accolsero come liberatorie le sue dimissioni nell’ottobre 2008, nonostante i risultati ed una coppa dei campioni conquistata, si era trovato il capro espiatorio delle sconfitte in campionato dal 2002 al 2008. Non considerando che Bagialemani stava traghettando il Nettuno in una delicata fase di transizione. Oggi Ruggero si è preso la sua rivincita, contro tutti quelli che l’avevano indicato come il “male” di quel Nettuno. Oggi Ruggero ha preso un gruppo di giovani nettunesi e li ha portati ad essere una squadra vincente, da subito, ribaltando tutti i pronostici. Ed ha avuto il meglio dalla sua squadra dal momento che ha rotto gli indugi affidandosi completamente ai suoi ragazzini terribili. Rinunciando anche a scelte meno rischiose ma più discutibili, come l’utilizzo di Cruz agli esterni. Così hanno trovato spazio anche prospetti come Alessandro Grimaudo e Mattia Mercuri, diventati in poco tempo giocatori affidabili. Ha ridato la sua identità di sempre a questa squadra. Una identità vincente, di chi non molla mai, di chi va in campo con carattere e voglia di dimostrare di essere i migliori. Dal dugout una conduzione al limite della perfezione, vuole un Nettuno aggressivo, veloce sulle basi, a mettere pressione agli avversari. Batti e corri, il suo credo, e con l’uomo in terza ecco lo squeeze play! Voto, 10……aspettando di potergli dare anche la lode.
Kris Wilson: Una sicurezza. Un professionista esemplare. Un grandissimo lanciatore. Una persona eccezionale. La sua seconda stagione a Nettuno è da incorniciare. Nel primo mese di campionato ha tenuto il Nettuno agganciato alle zone importanti della classifica con le sue vittorie. Ha firmato una no hit sfiorando per pochissimo, solo per una base per ball, uno storico perfect game. Ha giocato con gli Yankees e si vede, chiedetegli di raccontarvi il primo giorno di spring training con i Bronx Bombers vicino a Derek Jeter ed Alex Rodriguez, con le parole di Joe Torre che ancora ricorda come se fosse ieri. I suoi occhi si illuminano. Ama il baseball ed ora sta amando la città di Nettuno. E’ diventato uno di noi. Come gli stranieri di un tempo, come Bob Galasso. Bob vinse, Kris può vincere. Ho scritto due mesi fa che Wilson, se il Nettuno sarebbe entrato nei playoff, poteva essere l’arma vincente di Bagialemani in post-season. Vedremo cosa accadrà. Voto 9.
Vinicio Sparagna: Esemplare. La sua crescita sotto la conduzione tecnica di Bagialemani è impressionante. Vinicio ha un carattere di ferro, incarna alla perfezione le doti che il manager vuole dai suoi ragazzi. E’ da guanto d’oro in difesa, non ha commesso errori da quando è iniziata la stagione. In regular season ha fatto registrare la terza percentuale di arrivi in base della squadra, dietro solo a Mazzanti e Camilo. Nei playoff è esploso nel box di battuta. Primo produttore di punti del Nettuno con 6 RBI e seconda media battuta di squadra con .281. Ha risolto più di una partita fondamentale per la stagione del Nettuno, segno che è uno che nei momenti che contano trova la valida risolutrice. Una dote questa che è oro per un battitore! Su di lui sembra ci siano gli occhi Mazzieri, che arrivi presto anche la convocazione in azzurro? Voto 8.5
Massimiliano Masin: Il capitano morale di questa squadra, l’esempio da seguire per capire come si sta in campo con la casacca del Nettuno. Quattro vittorie in regular season che hanno portato la Danesi in alto, consentendogli il sorpasso decisivo sul Rimini. Nel momento più difficile del campionato, con Richetti ancora alle prese con problemi al braccio, ha rappresentato per Bagialemani l’ancora di salvezza per la partita degli ASI. Quella che era il tallone d’Achille del Nettuno. In un roster giovane la sua esperienza è risultata fondamentale nel momento critico della stagione, il cambio di passo, la spinta decisiva verso la post-season sono scaturite dalle sue prestazioni sulla collinetta. Voto 8,5
Olmo Rosario: Una regular season su ottimi livelli, a lungo tra i primissimi battitori del campionato. Ha chiuso con .300 di media con 21 RBI, numeri di tutto rispetto. In difesa ha iniziato in prima base, molto bene, poi Bagialemani l’ha spostato interbase, certo qualche errore l’ha commesso, ma è cresciuto tantissimo come difensore dopo la mediocre stagione difensiva del 2010 a Catania. Nei playoff era caduto in uno slump clamoroso, ora sta migliorando la sua media battuta, mentre in difesa nel girone di semifinale è stato quasi perfetto. Se riuscirà a tornare quello della regular season in battuta, nella serie contro il San Marino, farebbe fare al lineup del Nettuno un bel salto di qualità.Voto 8.
Kelli Ramos: La guida. Il cervello. La saggezza di questa squadra. Ha praticamente disputato tutto il campionato dietro il piatto di casa base. A Nettuno è tornato anche ad essere un battitore temibile e potente. Il suo merito più grande è stato quello di aver “chiamato” il meglio dai lanciatori anche quando le prestazioni di Escalona, Cruz e Richetti lasciavano a desiderare. Uno come Kelli è indispensabile se si vuole costruire una squadra vincente. Voto 8.
Remigio Leal: Sembra un giovanotto, ma con i suoi 47 anni è un vero e proprio fenomeno per quello che ancora riesce a dare in campo. Rilievo di fiducia per Bagialemani, il braccio su cui fa maggior affidamento nel suo bull pen. Remigio sta ripagando con ottime prestazione la fiducia del manager. Voto 7,5
Ennio Retrosi: Fateci caso, quando battono verso l’esterno centro, e si gioca con due out, un pitcher del calibro di kris Wilson si avvia deciso verso il dugout. E’ sicuro che la palla finisce nel guanto di Ennio Retrosi! Una sicurezza, anche lui da guanto d’oro in difesa, senza errori nella stagione regolare. Buon bottino di punti prodotti 18 e 4 doppi con 10 basi rubate in regular season. In base è insieme a Mirco Caradonna il terrore delle difese, per tenerli vicino ai cuscini in tanti hanno sbagliato pickoff a ripetizione. Decisivo nel primo match del trittico contro il Parma che ha lanciato il Nettuno verso la finale. Voto 7.5
Mirco Caradonna: Un razzo quando corre sulle basi. Qualche errore in difesa, soprattutto ad inizio stagione. Poi Mirco ha lavorato tanto, ha cambiato la meccanica delle sue assistenze, ed è cresciuto nel suo rendimento. In battuta 8 doppi e 3 tripli, per un totale di 11 battute extrabase a conferma della sua aggressività sulle basi, solo Rosario con 17 doppi ha battuto più extrabase di Caradonna. Voto 7,5
Renato Imperiali: Ha iniziato da interbase, poi dopo un po’ di turn-over con Rosario è diventato il titolare a difesa del cuscino di prima base. Secondo miglior battitore del Nettuno della stagione con .274 di media, una stagione decisamente positiva impreziosita dallo strepitoso 5 su 5 nel box di battuta nella partita che ha portato il Nettuno in finale. Voto 7,5
Juan Camilo: L’infortunio muscolare ad inizio stagione ha condizionato le sue prestazioni. Penalizzato anche dal limite del numero degli stranieri che lo ha costretto a giocare di meno. Alla fine i suoi numeri sono comunque buoni . 333 di media battuta e .548 di percentuale slugging, statistiche migliori del roster nettunese ma Camilo ha circa la metà dei turni in battuta di Olmo Rosario. In costante crescita nelle ultime prestazioni. Voto 7
Paolino Ambrosino: Anche lui come sempre ottimo in difesa e velocissimo sulle basi. Da nono in battuta apre il terzetto di velocisti insieme a Caradonna e Retrosi. Voto 7
Enzo Sanna: Preziosissimo. A lungo è stato insieme a Rosario il miglior battitore del Nettuno. Un infortunio l’ha fermato proprio nel momento migliore della stagione. E’ comunque ritornato a battere con una certa regolarità tanto da essere stato schierato da Bagialemani anche nel post N°3 del lineup. Voto 7.
Alessandro Grimaudo: Un rookie che ha giocato come un veterano. Lanciato da Bagialemani come prima base, lui che di ruolo è un esterno-ricevitore, ha subito convinto giocando 18 partite di cui 10 da titolare tra prima base e designato. Cinque punti battuti a casa e perfetto in difesa. Voto 7
Carlos Richetti: Una stagione sofferta, soprattutto all’inizio, alle prese con le non perfette condizioni fisiche. Ha stretto i denti, ha perso il ruolo di partente andando nel bull pen. Con grande umiltà ed impegno sta tornando il Richetti che tutti conosciamo. Prestazioni come quella di gara3 contro il Parma possono rappresentare un valore aggiunto per il Nettuno nel confronto contro i Titano Bombers. Ha grinta da vendere Carlos e l’ha dimostrato proprio in uno dei momenti più difficili della sua carriera. Voto 7.
Carlos Pezzullo: E’ stato per quasi tutta la regular season il miglior rilievo di Bagialemani. Poi un lieve calo, fisiologico. Voto 7.
Fernando Gutierrez: Un’altra vittoria di Bagialemani. L’ha voluto, ha fiducia in lui, l’ha responsabilizzato schierandolo anche da partente, per la prima volta da quando è in Italia. Rischiando, ma ha avuto ragione Ruggero. Oggi Gutierrez non è più un oggetto misterioso del mercato del Nettuno, ma un lanciatore che ha già firmato due vittorie nei playoff senza subire neanche un punto. Voto 7.
Giuseppe Mazzanti: Campionato di alti e bassi. In difesa 10 errori, troppi. Altalenante nel box di battuta, senza riuscire a trovare mai una costanza di rendimento, iniziando sottotono, complice anche un infortunio che lo ha tenuto fuori qualche settimana, è poi in parte cresciuto chiudendo la regular season con . 269 di media battuta e con 23 punti battuti a casa. Da uno come lui ci si attendono numeri molto più importanti, soprattutto guardando il .395 di percentuale slugging. Certo 30 basi per ball ricevute sono molte, infatti ha la seconda media di presenza in base. Di nuovo in calo appena iniziata la post-season: .148 di media battuta, .185 di percentuale slugging. Non è questo il Peppe Mazzanti che conosciamo. Il suo valore non è in discussione, sia chiaro, ma Peppe deve ritrovarsi. Ed una prova del suo valore l’ha data sullo squeeze play eseguito a Parma andando a cercare il contatto su un lancio al limite dell’impossibile da colpire. La speranza è quella di rivederlo al top proprio nella serie di finale, un Mazzanti che ritorna ad essere quel battitore potente da 300 di media battuta può diventare l’uomo decisivo per Bagialemani. Voto 6,5
Josè Escalona: Ha iniziato malissimo, con problemi di controllo e di tenuta sul monte di lancio. Il suo scarso rendimento ha messo in grossa difficoltà Bagialemani nel trovare la giusta rotazione dei partenti e nella gestione del bullpen. Trovata la condizione migliore ha iniziato a lanciare sui suoi livelli. Voto 6,5
Josè Cruz: Non si è mai visto fino ad oggi il suo reale valore sul monte di lancio. Discontinuo ad inizio stagione ha poi migliorato la sua media PGL chiudendo con un discreto 2.27 che è comunque la seconda miglior media PGL del monte di lancio nettunese. Un infortunio ha poi condizionato il suo rendimento nella seconda parte della stagione. Voto 6
Matteo Pizziconi, Mattia Mercuri e Giuseppe Sellaroli: Poche apparizioni ma nel momento in cui sono stati chiamati in causa hanno fatto egregiamente il loro lavoro. Voto 6