Integrazione e sport: la sfida impossibile di “Spiragli di Luce” è stata vinta

Anche quest’anno l’associazione sportiva di Nettuno “Spiragli di Luce”, ha rinnovato il progetto rivolto a migliorare attraverso la pratica sportiva la qualità della vita e le condizioni psicofisiche dei ragazzi diversamente abili. A tale proposito Elisa Tempestini, responsabile dell’associazione e da sempre in prima linea sulle tematiche riguardanti i percorsi di integrazione per questi ragazzi,ha voluto con il progetto “Volley-sempre volley-fortissimamente volley”, fornire un’ulteriore occasione di incontro tra i ragazzi di Spiragli di Luce e la scuola, ritagliando nella pratica sportiva e più specificatamente individuando nella pallavolo, uno spazio privilegiato nel quale mettersi in gioco e misurare le proprie capacità motorie e aspirazioni relazionali confrontandosi con gli altri. Modificare l’atteggiamento culturale sulle disabilità prendendo coscienza di cosa essa rappresenti veramente, lavorare per individuare gli ostacoli e operare per rimuoverli, rimane una sfida possibile; un impegno forte da perseguire con perseveranza e passione attivando quei processi di solidarietà, rispetto e inclusione positiva che solo nello sport trovano la migliore opportunità di realizzazione. “L’occasione per mettere in pratica tutti questi  auspici e dare finalmente forma al progetto – spiegano dall’associazione Spiragli di Luce – si è materializzata giovedì 11 dicembre presso l’istituto Emanuela Loi di Nettuno, dove nella ampia palestra messa a disposizione dal preside Maurizio Cesari, i ragazzi di Spiragli di Luce, guidati dalle istruttrici Valeria Gentile e Claudi Cava, e gli alunni della classe terza A della scuola, seguiti dal professor Maurizio Gentile, hanno dato vita ad una tra le pagine più belle di inclusione sportiva, mettendo in scena un coinvolgente confronto di pallavolo caratterizzato da un clima di grande collaborazione e straordinaria complicità tra i ragazzi che ne hanno preso parte, dimostrando di avere solo nella rete l’unico elemento di divisione in campo”. Una manifestazione che ha regalato a tutti i presenti forti emozioni e confermato ancora una volta, quanto lo sport sia un fenomenale veicolo di inclusione, capace di eliminare ogni barriera e farci partecipi della sfida più grande e impegnativa, quella che può renderci migliori.