Liberate il Dio Nettuno imprigionato da mesi dentro un cantiere

Recintato da mesi con teli ombreggianti il simbolo della Città. Una brutta figura per la città turistica

di Claudio Pelagallo

Che la celebre fontana del Dio Nettuno avesse bisogno di un restauro, nessuno lo mette in dubbio. Ma che il celebre monumento cittadino restasse in fase di cantiere per mesi e mesi, nessuno se lo immaginava. Un fatto, questo, che non è proprio accettabile, soprattuto nella stagione estiva quando la cittadina balneare è frequentata da migliaia di turisti provenienti da tutta Italia. Quello che si presenta agli occhi di cittadini e villegianti nella piazza centrale del paese è uno spettacolo a dir poco desolante: il povero Dio Nettuno abbandonato a se stesso prigioniero nella sua città, la città a cui ha dato il suo nome. Il Comune ha pensato al restauro, ma sembrerebbe che i Tecnici abbiano sbagliato totalmente la valutazione sui tempi necessari all’inzio dei lavori e alla loro conclusione, oppure che altri intoppi burocratici abbiano bloccato l’appalto.  Ci chiediamo: ma il restauro non poteva inziare in autunno e andare avanti nei mesi invernali? per poi presentare la fontana nel suo splendore per la prossima estate? se al governo della città città ci fossero stati un Sindaco e una Giunta in carica, gli insulti e gli improperi si sarebbero sprecati. Ma visto che ora ci sono i Commissari staordinari, (che non esssendo politici non hanno mai colpe) ai cittadini non resta che prendersela genericamente con l’ente Comune di Nettuno, accusato giustamente di presentare un immagine a dir poco fatiscente della sua piazza principale del suo simbolo. Il Dio Nettuno che se non fosse per la sua natura di statua immobile e bloccata al suolo, da tempo forse sarebbe fuggito via in cerca di un luogo più civile ed accogliente, non prima di aver rincorso col suo forcone alcuni suoi compaesani esperti di tutto ma nei fatti buoni a nulla.

 

 

Cenni storici

*La statua del Dio Nettuno, realizzata in travertino nel 1882 da Ottavio De Angelis, proviene dalla vecchia fontana che si trovava nella vicina piazza del Mercato. La fontana è stata sistemata nella collocazione attuale verso gli anni 50′, risale a quella data la costruzione della conchiglia, dei cavalli e della vasca.