Una pista per fare jogging nella pineta, il progetto

Riceviamo e pubblichiamo
bari-pineta-san-francesco-alla-renaIl giorno 2 dicembre si è riunito, presso la sede del Consorzio Lido dei Pini, il Consiglio Direttivo del Gruppo Operativo Salviamo la Pineta per fare il punto sulla situazione e sullo stato di avanzamento del progetto di salvataggio e rilancio della Pineta del Lido dei Pini, Era presente anche il signor Eddy Demengo amministratore del parco-campeggio della Gallinara che copre circa il 70% dell’intera pineta e con cui il Gruppo mantiene continui contatti di collaborazione. A fronte di alcuni evidenti segni di progresso dovuti certamente ad una maggiore attenzione da parte dell’Assessorato all’Ambiente, ma anche alla perseveranza ed al lavoro diretto dei componenti del Gruppo Operativo, si è rilevata la totale inadempienza da parte del Comune, per quanto riguarda l’intervento per la messa sotto controllo e sotto cura il sito naturale, per tentare di debellare l’agente patogeno che lo sta gradualmente distruggendo. Il Gruppo creato tre anni orsono per l’iniziativa di Legambiente si chiama “Salviamo la Pineta” e la pineta non si salva piantando qualche albero oppure tagliando più regolarmente l’erba: la pineta si salva fermando il male che l’ha colpita. Fino all’estate 2014 la posizione del comune era di totale sudditanza alle decisioni della Regione Lazio, che è responsabile degli interventi fitosanitari nell’ambito regionale. Di conseguenza il Sindaco di Anzio ha sempre parato gli attacchi che venivano dall’opinione pubblica e dalle associazioni ambientaliste con la frase “ la Regione mi deve dire che cosa devo fare ed io lo faccio”. Lo ha dichiarato più volte anche in Consiglio Comunale, di fronte alle interrogazioni dell’opposizione. Poi, sotto la spinta del Gruppo Operativo Salviamo la Pineta, la Regione ha convocato una riunione ed ha sancito in modo formale che il Comune di Anzio avrebbe dovuto porre in atto i provvedimenti necessari per salvare la Pineta precisando anche i nome dei due enti scientifici che avrebbero dovuto fare l’intervento. Il Comune di Anzio ha recepito l’invito formale ed ne ha fatto motivo di approvazione sia in Consiglio Comunale, sia con apposita delibera di Giunta che porta il numero 42 e la data del 29 maggio 2015. La Giunta deliberava infatti di impegnare l’importo di Euro 37.000 destinati ai due enti di ricerca per l’intervento fitosanitario ed Euro 30.500 per la riqualificazione del parco. Quindi non esistono più ragioni formali per stare a guardare ed a limitarsi a tagliare gli alberi malati da quando diventata formalmente operativa l’opzione di curarli per fermare la malattia che li ha colpiti. E’ passato un anno circa da quando ciò fu deciso ed otto mesi da quando sono stati presi i provvedimenti amministrativi e non è accaduto nulla in tal senso. Nel dibattito nell’ambito del Consiglio Direttivo c’è chi ha paventato gli estremi di reato di omissione da parte del Comune di Anzio con i conseguenti risvolti amministrativi. Il Consiglio ha ribadita l’urgenza di un intervento immediato che deve essere fatto nel periodo invernale. Una lettera formale è stata inviata al Sindaco di Anzio. Ma l’azione del Gruppo non si ferma; mentre progetta nuovi interventi e manifestazioni e prepara il Presepe di natale in Pineta, lancia un primo progetto destinato a riqualificare il parco ed a potenziarne la fruizione per i cittadini. Il progetto, del tutto ecocompatibile, consiste nella realizzazione di un percorso naturale attrezzato che può esser liberamente utilizzato dai cittadini per fare jogging, footing o semplicemente per camminare nel verde. Un progetto ambizioso per le nulle risorse economiche del Gruppo ma è una buona idea e le buone idee hanno spesso gambe lunghe.
Sergio Franchi