Parlamento, Fassina tra i meno “produttivi”

E’ uno dei meno “produttivi”. Su 630 deputati, l’onorevole Stefano Fassina si colloca al 519esimo posto, con un indice di produttività bassissima (43,71%). Lo dimostrano i dati del dossier Openpolis
(clicca qui per consultare http://minidossier.openpolis.it/2015/11/IndiceProduttivita2015.pdf) che analizza il lavoro di deputati e senatori in base a criteri di efficacia legati alle attività che non producono effetti da quelle – poche in verità – che invece ottengono risultati.

fassinaNon ne esce con una grande figura il deputato di Nettuno eletto alla Camera nel 2013 con il Pd, per poi abbandonare, a novembre scorso, il partito e passare al nuovo soggetto politico della Sinistra Italiana. Un risultato, quello registrato da Fassina, che fa media tuttavia con quello della maggioranza dei parlamentari: sotto la media di produttività parlamentari si attesta ben il 66,35% dei deputati, e il 62,93% dei senatori. L’analisi portata avanti dal dossier non entra nel merito di quanto un atto disponga, se sia “buono o cattivo”, ma si limita ad attribuire un punteggio ad ogni passaggio di iter. Più un provvedimento si avvicina al suo completamento (ad esempio un ddl che diventa legge) più sarà alto il punteggio assegnato a chi presenta l’atto – primo firmatario – o ne è il relatore. Altri punti vengono attribuiti con il consenso ottenuto su un provvedimento, attraverso le firme degli altri parlamentari, e, infine, grazie ad una più assidua partecipazione del parlamentare ai lavori. L’indice di produttività parlamentare permette di vedere chi realmente ha la capacità o il potere di influire sulle attività di Camera e Senato. Sono davvero in pochi a “brillare” all’interno del Parlamento. Dal dossier si scopre che il 57% dei deputati e il 41% dei senatori è nella fascia più bassa. Mentre è bassissima la percentuale di parlamentari che totalizza un punteggio alto, cioè più di 500 punti: l’1,9% alla Camera e il 2,8% al Senato. Molto spesso questa manciata di parlamentari ha un incarico istituzionale o di partito all’interno del Parlamento. Difficilmente, inoltre, chi avrà un tasso di presenze elevato rientrerà fra i più produttivi. Fra chi è stato presente oltre il 90% delle volte, solo il 20% dei deputati e il 43% dei senatori supera la media di produttività. Insomma, in Parlamento a contare sono in pochi e soprattutto una buona parte degli eletti (il 66% alla Camera e il 63% al Senato) produce meno della media. In positivo spicca invece la senatrice Loredana De Petris, eletta anche lei nel Lazio, presidente del gruppo misto Sinistra Ecologia e Libertà. Per lei un primo posto nella classifica generale, e un indice di produttività pari ad 845,27.