“L’appello” vince e va a Giffoni, ora mandiamolo a Riina

6.467 tante le persone che hanno votato per il video, dei ragazzi della IV ° della scuola Rodari, in giudici Falcone Borsellino e le loro scorte
18881752_10210471071145551_3008752468599651477_nNel giorno in cui imperversa la polemica sulla scarcerazione di Riina (alla quale sono assolutamente contrario, per il simbolo che ancora rappresenta e per il messaggio devastante che avrebbe la concessione dei domiciliari) i ragazzi della scuola “Rodari” di Anzio vincono con “L’Appello” la votazione on line e saranno al Giffoni film festival. Complimenti a tutti, di cuore.
 Io, dignitosamente, farei vedere a Riina da qui al resto dei suoi giorni quel “corto” e come a lui ai giudici di Cassazione – che certamente avranno applicato un principio generale – e ai familiari del boss. Perché i carnefici restano tali e le vittime non ce le restituisce nessuno. Perché i cattivi stanno da una parte – e sono i mafiosi attraverso le loro organizzazioni e chi li fiancheggia – e i buoni dall’altra. L’anti Stato è Riina, lo Stato sono i ragazzini del III istituto comprensivo e quanti ancora credono che si debba combattere e provare a vincere contro la criminalità organizzata.
 Certezza della pena, andiamo ripetendo da anni,  così come giustizia-giusta. Vero. In linea di principio una persona anziana e malata ha sì diritto a una fine dignitosa. Ma ripeto, Riina era, è ancora e probabilmente continuerà a essere un simbolo. A lui, così come ai boss ancora oggi “omaggiati” se vengono arrestati, francamente preferisco i simboli rappresentati dai bambini alzandosi in piedi nel cortometraggio, insieme ai vari Dalla Chiesa, Chinnici, Mattarella, Siani, Impastato e via discorrendo.
Fonte http:// giovannidelgiaccio.wordpress.com/