L’alternativo

“Questa rubrica si propone di portare all’attenzione di tutti i lettori alcune semplici nozioni per far meglio comprendere che non c’è alternativa al cambiamento: cambiamento del nostro stile di vita, dei nostri consumi, del modo in cui lavoriamo o vorremmo lavorare, del nostro rapporto con gli altri e con l’ambiente; e deve essere ecologico, perché facciamo i conti con il fatto che siamo esseri mortali, in un mondo destinato a durare anche dopo di noi”

PRIMA PUNTATA: Introduzione al Piano Energetico Ambientale Comunale. PEAC.

Negli ultimi decenni, sia in ambito internazionale che nazionale, si avverte la forte esigenza di rivedere tutti i sistemi di approvvigionamento di energia convenzionali. La politica energetica del nostro paese, come anche di quelli maggiormente industrializzati mira all’ incremento e all’utilizzo delle fonti rinnovabili come l’energia eolica, idrica e solare, capaci di offrire energia, inesauribile, senza conseguenze dannose per l’ambiente. Si deduce che i problemi ambientali si attestano sia ad una dimensione globale, sia su di una dimensione locale che è caratterizzata da fenomeni specifici, legati allo stato dell’ambiente e ad attività che hanno sede sul territorio.

A livello locale, viene quindi ricercata una metodologia per la pianificazione energetico ambientale, dove il pianificatore-decisore realizza un piano (piano energetico ambientale) in funzione delle caratteristiche/risorse del territorio, e facendo in modo che esso sia attuabile ed economicamente accessibile, per un futuro sempre più sostenibile.

Il piano energetico ambientale pone l’obiettivo di dare delle linee guida per lo sviluppo di un nuovo sistema energetico, che ha capacità di innovare i tradizionali metodi per la produzione di energia per il breve e lungo termine. E’ uno strumento flessibile, che definisce priorità e ipotizza nuovi scenari cercando di incentivare il ricorso a fonti energetiche rinnovabili, sia per la salvaguardia dell’ambiente, ma anche per contenere la spesa energetica del territorio. La dinamicità del piano, riguarda anche la capacità di percepire tutte le norme dell’Unione Europea e del Governo italiano che sono in continuo cambiamento, così come le condizioni economiche internazionali, in modo tale da ottenere linee guida sempre al “passo”.

In parole povere, il piano energetico comunale ambientale, offre la possibilità di diminuire le emissioni in atmosfera e ridurre i costi di gestione.

Scusate se è poco…

di Fabio Potenza