In poche parole: “Confidenza” il libro di Domenico Starnone

“Eravamo veramente buoni. Buoni che occasionalmente potevano fare brutte cose. Questo perché la vita è terribile ed esporsi ad essa è un rischio permanente.”

La bellezza dei libri di Starnone sta nel cercare di cogliere i più biechi profili umani e renderli ciò che sono: normali.
Sa cogliere le debolezze, ricamarne una trama e far sì che il lettore ne rimanga incollato perché sa che tutto ciò che sta leggendo è perfettamente aderente alla realtà. Perché sa che tutto ciò che sta leggendo, un po’, nel profondo, gli appartiene.
Confidenza, edito da Einaudi, parla di intimità, di coppia, di relazioni finite che rimangono sospese poiché durante si è dato tutto, forse troppo, di noi. Sono sentimenti che fanno vacillare, la paura di essere scoperti per ciò che realmente siamo, soprattutto quando il ruolo istituzionale è così tanto ingombrante da non poter essere altro che quello.
Quindi ti fidi, provi a donare un pezzo di te a chi ami, racconti la tua parte più buia permettendo all’altro di vederti per chi sei realmente, al contempo ti leghi per la vita perché se uscisse anche solo un minuscolo pezzettino di quella tua vulnerabilità, tutto ciò che hai costruito con fatica, con amore, con devozione, crollerebbe.

È un libro sul peso della verità che ci orbita dentro, sulla fiducia, sulla paura, sulle maschere. È un libro sugli esseri umani, su quelle umane debolezze e e umane bruttezze che vivono in ognuno di noi.
Quanto siamo disposti ad esporci?
Quanto siamo disposti ad esercitarci alla sincerità?

Pietro Vella ha un segreto, ma non è questo il punto, il punto è come uno stimato professore, adorato, adulato, applaudito, da tutti, possa convivere con quell’ombra che attraverso Teresa Quadraro, sua ex alunna, sua ex compagna e scienziata di fama mondiale, viene messe in luce.

Ma siamo poi così sicuri che anche quelli che appaiono tanto buoni, non covino un po’ di cattiveria?