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Nettuno. Lettera: quelle notti affollate e senza l’ombra di un vigile

Gentile Direttore

Le scrivo per sollevare il problema che questa estate affligge Nettuno, la città in cui da 12 anni passo le mie ferie. Quest’anno dopo le 20.00 non cè più un vigile urbano in giro. A me sembra impossibile che una città turistica, la sera e la notte, sia lasciata al suo destino con auto parcheggiate, sulle strisce, nelle zone vietate, sui marciapiedi, e aimè anche sui posti dei disabili. Quest’anno hanno interdetto anche quelli davanti al Comune e i due in via romana per via dell’isola pedonale. In una città di mare come nettuno che d’estate è piena di gente, non è possibile avere un’informazione su una strada o un albergo, e neanche il controllo minimo sul distanziamneto sociale necessario per il covid. Io sono abituato a spostarmi in altre località turistiche, il vigile è sempre presente.
Non so da chi dipenda la decisione della mancata presenza dei Vigili, che ora si chiamano poliziaLocale. L’assessore, il sindaco, il comandante, saranno in grado di capire che con migliaia di persone in giro la sera occorre una presenza, un controllo?

Benedetta C.

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Claudio Pelagallo
Claudio Pelagallohttp://www.inliberauscita.it
Giornalista pubblicista, iscritto all'albo Nazionale dal 1991. Ordine Regionale del Lazio. Ha collaborato come corrispondente con diverse testate: Il Messaggero, Il Tempo, Il Corriere dello Sport, La Gazzetta di Parma. Direttore responsabile Inliberauscita

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