Nettuno. Lettera di un genitore: A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico i miei figli non sanno niente

A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, i miei figli non sanno niente.

E non parlo delle materie o di ripassi che avrebbero dovuto fare. Non sanno niente di dove andranno, di come ci andranno, dei banchi che avranno, della sede, dell’aula.

Esiste una scuola, ma evidentemente poco nota e poco cara all’amministrazione comunale, che è la più centrale e “storica” della città di Nettuno, il cosiddetto Nettuno IV, ex Primo Circolo, altrimenti chiamata Salvo d’Acquisto / Giuliano da Sangallo. Per la mia pluriennale esperienza da genitore di due figli ho potuto constatare come spesso la passione dei docenti e le belle capacità della dirigenza si siano scontrate con i problemi strutturali della sede, ovvero un tetto che andrebbe riparato da anni ( ma anni davvero ) ma del quale se si chiedono lumi al comune, si risponde soltanto che “c’è un contenzioso”. Senza approfondire nulla.

E i collaboratori scolastici continuano ad asciugare acqua, anno dopo anno, senza timore di sentirsi ridicoli.

I docenti hanno preparato un ritorno in aula in totale sicurezza. La dirigente ha chiesto al Comune aule in più, interventi piccoli ma necessari per garantire a tutti gli alunni, sia dell’infanzia che della primaria e secondaria, la tutela della salute. Ma finora ( 11 settembre ) promesse alternate a prese in carico delle richieste ( fatte, nel corso dell’estate, più e più volte ). Risultati? Zero.

Altre scuole, evidentemente più fortunate, hanno ottenuto quel che avevano richiesto. La scuola dei miei figli è ferma. Ha un tetto colabrodo e aule che non arriveranno mai.

Eppure… ve l’assicuro che gli insegnanti sono aggiornati, moderni, pieni di voglia ( e come fanno, in un contesto di simile indifferenza lo sanno solo loro ), così come la dirigente che ha sempre ascoltato le nostre richieste attuando diversi progetti, didattici e non. Un istituto particolare, l’unico del litorale a sud di Roma ad indirizzo musicale, che rischia di non poter riaprire…

Perché?

Perché questa indifferenza?

Perché nessuna, e dico nessuna, delle richieste, tutte misurate e davvero necessarie, è stata evasa? Perché lasciare nella totale incertezza così tante famiglie?

Accade anche in altri paesi che si possano dire civili?

Un genitore fiero ma arrabbiato che parla a nome di tantissimi genitori fieri ma arrabbiati.