Lettera di una mamma: Scuola, i disagi dell’oraro ridotto

Gentile Redazione
Scrivo per informarvi del disservizio nella nostra scuola, le porto l’esempio del disagio che sto vivendo in prima persona e le assicuro che sono una delle molte.
La nostra scuola ci informa il 22 settembre che le lezioni riprenderanno con un un’orario ridotto di 80 minuti al giorno per l’intero anno scolastico.
Dunque i 10 minuti, che servivano come pausa per i nostri bambini sottoposti a stress per le nuove e giuste norme comportamentali, e al personale per la sanificazione e areazione locali al cambio di docente, vengono sommati per farli uscire alle 14.40 anziché alle 16 come previsto dal tempo pieno da noi scelto in tempi di iscrizione.
I nostri figli durante il lockdown non si sono potuti avvalere di videolezioni perché le nostre insegnanti ci hanno detto che non erano obbligate, dunque al programma di quest’anno devono aggiungere i 4 mesi persi del precedente ed inoltre con un orario ridotto, immagini a quale stress possono essere sottoposti.
Mi chiedo anche come gli addetti possano fare le pulizie durante la mattinata.
In secondo luogo, e non poco importante c’è l’organizzazione familiare di chi ha iscritto i propri figli al tempo pieno per esigenze lavorative e si ritrova a dover riorganizzare le vite di un intero nucleo inserendo la figura di una taxi-babysitter non prevista nel budget oltre al pagamento di una mensa a questo punto inutile.
Nel mio caso, sono mamma di un bimbo di 5 anni iscritto al plesso La Sirenetta di Lavinio e di un bimbo di 10 che frequenta la V elementare del plesso Leonardo da Vinci a Lido dei Pini.
Il nostro istituto, inoltre , è l’unico ad aver scelto di ridurre l’orario.
Gradirei l’intervento di qualcuno che tuteli i nostri diritti e soprattutto quelli dei nostri figli.

Ringrazio per l’attenzione
Cordiali saluti

Firmato O.L.

Mascherina distribuita ad Anzio 5