Terracina. Capponi (PD): all’Ospedale Fiorini persone con regolare prenotazione per visite, rimandate a casa

“In merito alla situazione del “Fiorini” di Terracina, continuo a ricevere segnalazioni di evidenti problematiche che magari non interesseranno l’apparato di potere della destra, che sta smantellando la sanità del Lazio, ma che purtroppo hanno un forte impatto sulla vita quotidiana dei cittadini. Le liste d’ attesa sono bloccate anche per interventi chirurgici considerati di routine. Il 30 giugno è accaduto l’ennesimo disservizio: numerose persone si sono recate presso il Presidio con un regolare appuntamento preso attraverso il Cup Regionale ma sono state invitate a tornare a casa con la seguente motivazione: l’ospedale non è autorizzato ad effettuare prime visite chirurgiche .

Dopo aver faticato per tanti anni per uscire dal commissariamento della sanità del Lazio per l’enorme debito causato dalla destra (epoca Storace) con conseguente blocco di assunzioni ed investimenti, la sanità laziale e provinciale hanno iniziato una ripresa importante in termini di investimenti e in particolare per Latina per due nuovi ospedali e per la sanità territoriale (i nuovi ospedali di Formia e Latina con investimenti per 400 milioni di euro e otto case della salute nei comuni di Aprilia , Cisterna, Sezze, Priverno, Sabaudia, Gaeta, Minturno oltre all’ospedale di comunità di Cori) , la destra tornata al potete immediatamente si è posta l’obiettivo di indebolire la sanità pubblica (ricordiamo il provvedimento della Presidente Polverini in qualità di commissario quando a settembre 2010 taglio’ 25 ospedali delle province del Lazio di cui 4 in provincia di Latina, Sezze, Priverno, Gaeta e Minturno, oltre a definanziare l’ospedale di Formia e a revocare Latina come ospedale Dea di II livello) a favore della sanità privata con il pericolo di far esplodere nuovamente il debito . I professionisti del potere delle destre vivono da un’altra parte e hanno una visione distorta della realtà pubblica. I servizi ospedalieri necessitano di continuità di investimenti sia in termini di personale sia per gli strumenti di diagnostica. Occorre continuità di supporto alla sanità pubblica per evitare che debba occuparsi solo di emergenza riservando la meno impegnativa e più remunerativa attività di elezione (interventi programmati ) alla sanità privata . L’ospedale di Terracina come tutte le strutture provinciali soffrono di più rispetto al comune capoluogo perché le professionalità mediche non accettano queste destinazioni. Quindi, nonostante il grande lavoro svolto quotidianamente dal personale sanitario, che si adopera in maniera encomiabile, serve continuità di attenzione e di azione . Occorre potenziare le strutture esistenti ed occorre coprire le strutture complesse prive di Direttore di UOC (ex primari) . Poiché solo sul pubblico si concentra l’offerta di servizi per l’emergenza (pronto soccorso) tutto il carico della domanda di salute in emergenza dei cittadini si riversa nelle strutture di Pronto Soccorso e il personale medico ed infermieristico è costretto a doppi turni stressanti. Nessuno più vuole andare in Pronto Soccorso rischiando anche continuamente cause di risarcimento. I cittadini di Terracina e della provincia hanno diritto ad una sanità pubblica e non a dover correre a Latina o chissà dove per ricevere delle cure dal sistema sanitario pubblico che siano accettabili. Per questo occorre proseguire l’azione di investimenti sulla sanità pubblica senza tagliare risorse in favore dei privati. Presenteremo interrogazioni parlamentari in Regione e in Parlamento e solleciteremo l’Europa se necessario se non verranno tutelati i diritti dei cittadini”. È quanto scrive in una nota Francesca Capponi Componente Direttivo Provinciale PD Latina