A Bologna, al “festival della partecipazione” di ActionAid anche gli studenti: “La politica non può ignorare le nostre rivendicazioni”

” L’Unione Degli Studenti e Actionaid terranno un momento di confronto con la Commissione Cultura sulle proposte della campagna Possiamo Tutto, per il rafforzamento della rappresentanza e della partecipazione studentesca, verso lo sciopero studentesco del 17 novembre.

“A febbraio dell’anno scorso abbiamo avuto a Roma l’assemblea nazionale sulla
rappresentanza e la partecipazione studentesca – spiega Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti, sindacato studentesco – in cui centinaia di studenti si sono riuniti in assemblee e hanno scritto il Manifesto nazionale Possiamo Tutto, con la
nostra proposta di riforma della rappresentanza”
“Rivendichiamo il potenziamento della rappresentanza e del protagonismo
studentesco in tutte le sue forme – continua Alice Beccari, dell’esecutivo nazionale dell’UDS – pretendiamo: il raddoppio del numero di studenti in Consiglio Di Istituto, una riforma nazionale delle consulte studentesche, commissioni paritetiche obbligatorie in ogni scuola e territori a misura di studente. Il 24 settembre saremo a Bologna per il Festival della partecipazione di Actionaid e avremo un importantissimo momento di sfida della
politica parlamentare sulle nostre proposte: incontreremo le Commissioni Cultura di Camera e Senato per presentare loro le nostre rivendicazioni e pretendere delle risposte concrete su di esse”.
“Gli studenti di questo paese non saranno invisibili – continuano gli studenti – non
accettiamo più che la politica e il Ministro Valditara continuino ad ignorare i nostri
bisogni, senza convocarci e continuando a calare decisioni dall’alto basate su un modello di scuola fatto di merito, umiliazione e repressione. Vogliamo gli strumenti per creare dal basso un modello di scuola diverso, accessibile a tutti e che elimini le disuguaglianze
economiche e sociali presenti nel nostro paese, a partire dalla garanzia del diritto allo studio per tutti”.
“Questo cambiamento non è solo possibile, ma ora più che mai urgente e deve partire dalla rabbia e dal potere degli studenti: per questo il momento di Bologna sarà di avvicinamento allo sciopero nazionale del 17 novembre, giornata in cui scenderemo in
piazza in tutto il paese per mobilitarci contro questo modello di scuola: possiamo tutto, ora decidiamo noi!” conclude Chiesa.