Ieri, giovedì 19 ottobre, si è svolta presso villa Adele (la sede dell’ufficio mensa) una riunione della Commissione mensa. Ai singoli genitori non è stato permesso di entrare e nemmeno a me che mi ero presentata come giornalista indipendente. E da quanto mi è stato riferito dalla rappresentante di una delle scuole, alla riunione non era presente nessun giornalista. Una maestra si è espressa non favorevole al menù in quanto erano presenti gli ingredienti come piselli che “non piacciono ai bambini” o “prosciutto cotto che non può essere considerato carne”. Anche altre maestre erano contrarie al menù per i simili motivi, ma non hanno voluto dare ulteriori spiegazioni. Alla fine della riunione, l’usciere del Comune, dopo aver contattato i funzionari, ha risposto, che loro, per il momento, non volevano rilasciare nessuna dichiarazione. Lo stesso mi è stato detto anche dai rappresentanti della Dussmann che però si sono presi il mio numero in caso i loro superiori decidessero di rilasciare un’intervista, l’unica cosa che mi hanno fatto sapere è che il menù rimarrà lo stesso.
Secondo le voci semiufficiali, sono state verbalizzate tutte le denunce fatte durante la riunione e quindi ci sarà un intervento delle autorità competenti per le verifiche. E come era prevedibile il Comune non cambierà il menù.
Nonostante la maggioranza delle mamme presenti era contraria al menù sostenibile in se, in quanto consideravano il ragù alle lenticchie, insalata di cetrioli e pomodori o la frittata all’erba cipollina poco appetitose e per lo più ”cucinate male”, una delle mamme mi ha rilasciato questa dichiarazione: “Non mi importa niente del menù, il bimbo poi lo bilancio io sul cibo, ma dateglielo buono, è l’unica cosa che chiedo e non ci dormo la notte a causa di quello che sta succedendo.”
Altre mamme mi scrivono: “ Io più che altro vorrei che si controllasse la qualità del cibo e anche le quantità. Cioè va bene la frittata agli asparagi ma che diano una frittata mangiabile ecco. Ok legumi cereali verdure, ma devono anche essere appetibili, di qualità e cucinate bene.“
E un’altra mamma ancora: “Io posso dire che il cibo mi sta bene. Solo di incrementare quando ci sono piatti unici, nel senso, tipo i giorni quando non c’è un secondo. Ecco dare alternative se una cosa non piace. E non mettere magari piadina e pizza nella stessa settimana specialmente un giorno dopo.”
Per ora è tutto, ma la battaglia sull’alimentazione continua.
Iryna Brashchayko