Lettera al giornale: Simona Ferrini: In merito a Piazza Pia cerchi di capirci

Lettera al Direttore

Gentile Signor Pelagallo, la seguo giornalisticamente da tempo, conosco il suo impegno di ecologista e spesso l’ho condiviso ideologicamente. Io sono la figlia della Signora Rita Sparagna, proprietaria dell’omonima Libreria, che esiste e svolge il suo lavoro in Anzio centro da 44 anni. Ho appena letto il suo articolo riguardante la “momentanea” riapertura al traffico di Via XX settembre. Le ideologie , quando non applicate e vissute davvero, diventano inconsistenti. Tra poco tempo Anzio e la sua piazza avranno tutto lo spazio e l’aria pulita che vorranno: nella nostra via siamo rimasti in due, noi e l’agenzia funebre adiacente. Le altre tre attività hanno chiuso per sempre. I negozi che hanno chiuso i battenti negli ultimi mesi ormai non si contano più. Il centro si è spopolato….di quali bimbi parla? Di quelli che “scendono in piazza ” il sabato e la domenica? Beh, il sabato e la domenica la riapertura è sospesa! Negli altri giorni, specialmente nel pomeriggio, lo spazio di cui parla è un deserto! Il grido (o l’esile voce ormai…) dei commercianti non è per guadagnare di più, è per non chiudere!!! La vorrei anch’io unìisola pedonale continua e prolungata, se ci fosse gente a frequentarla!! La invito ufficialmente a venire dopo le 17,30 in un giorno feriale a passeggiare con me in questa tanto amata piazza. Quando ero adolescente, tra ragazzi si usava dire :” Andiamo a farci un giretto in Piazza?”….purtroppo non è più possibile, perchè arrivati in piazza, si gira per via Baccarini e poi necessariamente….si esce dal centro! Le ricordo che in centro abbiamo il meraviglioso Parco “Villa Adele”, dove bimbi, giovani e anziani hanno tutto lo spazio che vogliono. Mio figlio adora andarci! Le rinnovo l’invito, perchè capisco che, chi vive da fuori certe situazioni, forse può sottovalutarne l’importanza. La crisi economica che ci ha esasperato tutti, mal si unisce alla poca frequentazione invernale di questa Piazza. Cerchi di capirci.

Con stima Simona Ferrini