“Il Comune di Anzio sostiene che non è intervenuto subito con la bonifica delle spiagge di competenza, invase dai dischetti in plastica fuorisciti, pare, da un impianto di depurazione, perchè gli stessi potevano essere contaminati e quindi ha dovuto attendere analisi, riscontri anche dalle altre autorità ed uffici competenti. Così si legge dal comunicato stampa istituzionale.
Tutto condivisibile…se non fosse che nessuna delle autorità preposte si è presa la briga di emettere una ordinanza per interdire, in via precauzionale, le spiagge al pubblico o per avvisare i volontari, che hanno raccolto e pulito tutto nei giorni passati, che poteva esserci questo “rischio di contaminazione”. Lo dichiara in una nota Chiara Di Fede, portavoce Movimento Civico Città Futura Anzio a seguito delle dichiarazioni del Comune di Anzio relative alla gestione di tutta la vicenda.
“Nel merito della possibile contaminazione non si hanno avute notizie neanche da Clean Sea Life, che ha seguito la vicenda e che ha sporto le denunce del caso per risalire all’origine della marea di dischetti di plastica riversati in mare e ci sembra anomalo poichè l’associazione ha invece ben monitorato la vicenda.
Qualcosa non torna. Se c’era un possibile pericolo perchè non ne è stata data adeguata informazione?
A questo punto approfondiremo la vicenda”.