[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge ‘Norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali’ presentata dell’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Claudio Di Berardino. “‘E’ un grande giorno per la nostra Regione: abbiamo approvato la prima legge sul lavoro digitale in Italia. La legge ‘Norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali’ e’ il risultato di una battaglia di civiltà per la dignità nel lavoro”. Cosi’ in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio.
“Il testo – ha aggiunto – porta in emersione il lavoro della gig economy, garantendo i diritti e tutele a tutte le lavoratrici e lavoratori che fino oggi ne erano privi e consente la trasparenza di mercato alle piattaforme. La Legge coniuga diritti e innovazione e promuove lo sviluppo responsabile dell’economia digitale. Al testo definitivo siamo arrivati dopo una lunga fase di incontri e concertazione con tutte le parti, in cui non e’ mancata la consultazione su web, il lavoro di approfondimento svolto in sede di commissioni consiliari Lavoro e Bilancio e in Consiglio regionale. Difendiamo i diritti e sosteniamo lo sviluppo responsabile dell’innovazione e dell’economia’. Approvata nel Lazio la prima legge in Italia a tutela dei lavoratori digitali. La legge riguarda non solo i rider, i fattorini che consegnano cibo a domicilio, ma una più vasta platea di lavoratori la cui attività è organizzata da app. Nel Lazio i lavoratori digitali sono migliaia, 7 mila sono impiegati dalle piattaforme di food delivery.
La legge è composta da tre capitoli e quindici articoli. Il testo:
riconosce la tutela dei lavoratori in caso di infortunio sul lavoro e malattie professionali; assicura la formazione in materia di sicurezza; dispone a carico delle piattaforme l’assicurazione per infortuni, danni a terzi e spese di manutenzione per i mezzi di lavoro;
Introduce norme sulla maternità e sulla previdenza sociale; ribadisce il rifiuto del compenso a cottimo e introduce un’indennità di prenotazione nel caso in cui il mancato svolgimento dell’attività di servizio non dipenda dalla volontà del lavoratore.
Per la definizione della paga base e premialità si rimanda alla contrattazione collettiva, superando l’attuale situazione in cui sono esclusivamente i datori di lavoro a dettare le condizioni economiche.
La Legge prevede, inoltre, la realizzazione di un Portale del lavoro digitale a cui si possono iscrivere lavoratori e piattaforme e che permette di godere degli strumenti e contributi messi a disposizione dalla Regione Lazio. Sarà invece la nuova Consulta regionale del lavoro digitale a permettere il continuo aggiornamento dei temi e della consultazione tra le parti. Alla Consulta, inoltre, spetta l’elaborazione di una Carta dei diritti dei lavoratori digitali con l’obiettivo di promuovere principi, regole e tutele a garanzia dei lavoratori e delle piattaforme nonché di sostenere il principio di consumo responsabile. Per il biennio 2019-2020 sono messi a disposizione 2 milioni e 100 mila euro per le politiche di assistenza e per la realizzazione del portale dedicato.