[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]”Questa mattina ho protocollato richiesta di convocazione della commissione controllo e garanzia alla presidente Rita Pollastrini per fare luce sulla situazione degli immobili comunali appartenenti al patrimonio disponibile dell’Ente. La gestione di questi immobili è da anni fuori controllo e occorre fare chiarezza. La scorsa estate ho fatto un’interrogazione in Consiglio Comunale sugli immobili a Falasche, sulla nettunense, e mi è stato risposto che c’era un contenzioso in corso. La città oggi deve sapere quali sono gli immobili disponibile dell’ente, quali sono oggetto di contenziosi, la natura di questi contenziosi e le richieste effettuate ad oggi dalle associazioni presenti sul territorio. Infine, è assolutamente necessario superare il regolamento del 2015 ed utilizzare regole eque e trasparenti.
Riguardo le sedi dei partiti occorre fare delle considerazioni in più per evitare malintesi: se ci sono partiti o ex partiti che senza nessun titolo (e spesso senza pagare neanche i canoni agevolati) occupano immobili comunali, è giusto che vengano cacciati e che gli immobili vengano riassegnati. Ma i partiti oggi esistenti, che siano di centro destra, centro, o centro sinistra, che hanno titolo e rispettano le regole devono restare. La ventata qualunquista e populista, espressa anche dal sindaco nel suo recente comunicato, che vorrebbe smantellare gli spazi fisici della democrazia e del confronto e delegare l’attività politica alla subalternità dei finanziamenti privati non è certo ciò di cui abbiamo bisogno a mio modesto parere.
Faccio notare infine, anche se forse non è dovuto, che Alternativa per Anzio ha la sua sede autonoma e autofinanziata e non ha alcun interesse diretto sugli immobili dell’Ente in questa fase”.
Luca Brignone, Alternativa per Anzio