Svanite le promesse di Giorgia Meloni sull’abolizione delle accise, continuano a salire con forza i prezzi di benzina e diesel in Italia, mentre il governo cerca una soluzione.
La media nazionale della verde in self service supera quota 1,97 euro/litro, quella del gasolio va verso 1,89 euro/litro, a poco più di tre centesimi dal picco del 2023 toccato il 30 gennaio a 1,92 euro/litro. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, sabato Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per IP e Q8 registriamo un rialzo di due centesimi al litro su benzina e gasolio. Per Tamoil +1 cent/litro sulla verde e 2 cent sul diesel.
Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,974 euro/litro (+7 millesimi, compagnie 1,981, pompe bianche 1,956), diesel self service a 1,886 euro/litro (+12, compagnie 1,894, pompe bianche 1,867). Benzina servito a 2,108 euro/litro (+7, compagnie 2,153, pompe bianche 2,017), diesel servito a 2,021 euro/litro (+12, compagnie 2,068, pompe bianche 1,928). Gpl servito a 0,708 euro/litro (+2, compagnie 0,718, pompe bianche 0,696), metano servito a 1,394 euro/kg (-1, compagnie 1,402, pompe bianche 1,386), Gnl 1,263 euro/kg (+2, compagnie 1,263 euro/kg, pompe bianche 1,264 euro/kg).
Nel frattempo al Mef si sta lavorando a una soluzione che tuteli le fasce più deboli, escludendo però un intervento che finisca per calmierare i prezzi per tutti gli automobilisti, indistintamente. Ci saranno, sembra, dei bonus carburanti per i cittadini meno abbienti. “La coperta è corta, un taglio delle accise sarebbe allo stato attuale troppo oneroso – spiegano dal ministero- e il governo deve fare delle scelte”. E le promesse elettorali sono solo un ricordo.