“Chiediamo alle multinazionali al governo di ascoltare la scienza e invertire immediatamente la rotta”.
Attivisti ed attiviste di Extinction Rebellion hanno appeso uno striscione recante la scritta “Fight Fossil Fuels” (Combatti i combustibili fossili) sul ponte pedonale che attraversa Via degli Annibaldi a Roma, nei pressi del Colosseo.
I ribelli vogliono denunciare l’inazione delle multinazionali del fossile e dei governi che continuano a finanziarle, in quanto tra le principali responsabili dell’attuale emergenza.
La protesta si inserisce nell’ambito della campagna internazionale “Global Fight to End Fossil Fuels”, che tra il 15 ed il 17 Settembre ha portato migliaia di cittadini e cittadine in tutto il mondo ad effettuare mobilitazioni, cortei, performance ed azioni in piazza o sul web.
La crisi climatica è sempre più tangibile e i movimenti globali che lottano per un’effettiva giustizia climatica sono sempre più attivi. Questo perché la politica riempie i propri discorsi di parole come “transizione ecologica” o “svolta green”, ma nei fatti continua a fornire sussidi ambientalmente dannosi, lasciando carta bianca alle maggiori multinazionali del settore: basti pensare che l’attuale governo italiano ha deciso di investire ben 41,8 miliardi di euro in nuovi sussidi ambientalmente dannosi, di cui 13 investiti direttamente nell’industria del fossile.
Per questo chiediamo alle multinazionali del settore ed al governo di ascoltare la scienza e invertire immediatamente la rotta, mettendo in atto misure di contrasto radicali ed efficaci.