Pomezia. Oggi approvato in aula il debito fuori bilancio di 7 milioni di euro

Consiglio comunale del 20 dicembre 20

7 milioni di debiti ereditati dalle p

Pomezia, 20 dicembre 2024 – A Natale ci si aspetta di ricevere doni che rendono felici, ma quello che quest’anno i cittadini di Pomezia si trovano sotto l’albero è tutt’altro che gradito.

Il Consiglio comunale pometino- tenutosi oggi – ha, infatti, discusso uno scostamento di bilancio di quasi 7 milioni di euro, a causa – come sottolinea il Sindaco Veronica Felici – “di scelte scellerate compiute in passato e che noi oggi ereditiamo, che oggi certifichiamo e a causa delle quali le casse del Comune avranno grandi difficoltà.  A un Consiglio Comunale spesso attento ad ogni provvedimento che viene votato in aula e che ama fare previsioni di catastrofi sui conti comunali o su chissà quale operazione volta al declino della città – fa presente il Sindaco – è che forse tutta questa grande attenzione in passato non c’è stata; forse questa scrupolosità nel controllare ogni cosa che succede in quest’aula doveva essere usata anche in passato. Mi chiedo come sia stato possibile che queste due situazioni debitorie non siano state interrotte a tempo debito” ha proseguito Felici.

All’ordine del giorno del Consiglio Comunale di oggi a Pomezia, dunque, due argomenti sostanziali per il futuro città, due debiti fuori bilancio, entrambi risalenti a operazioni compiute dall’Amministrazione pentastellata, precedente all’attuale a guida Felici.

 In particolare, i debiti si riferiscono uno all’acquisizione delle aree dove è stata costruita l’isola ecologica a Torvajanica, l’altro all’annosa vicenda Acea Ato 2.

“Parliamo di fatto di circa 7 milioni di euro di debiti che questa amministrazione ha dovuto portare, con grande senso di responsabilità all’attenzione del consiglio comunale, per essere riconosciuti, dietro sentenze definitive emesse dai tribunali che ci condannano a pagare gli stessi- ha precisato l’assessore a Finanza e Patrimonio, Massimo Abbondanza -.

Nel primo caso non si comprendono le ragioni perché nonostante ci siano stati reiterati tentativi da parte della proprietà di addivenire ad un accordo economico, si è voluto dar vita ad un contenzioso legale e da un’ipotesi di acquisto per il valore di € 100.000 siamo arrivati dopo un lungo contenzioso a doverne pagare oltre 1.200.000 con gravi responsabilità politiche di chi ha condotto la vicenda e con l’aggiunta della beffa di oltre € 100.000 di spese legali.

Nel secondo caso parliamo di come si sia potuto arrivare ad un debito di oltre 4 milioni di euro con Acea Ato 2, nonostante la precedente amministrazione a guida cinque stelle avesse addirittura ceduto gratuitamente senza richiedere nessun tipo di accordo preventivo ad Acea Ato 2 la gestione dell’acquedotto locale, anche in questo caso si è dato vita ad un inutile contenzioso senza in alcun modo pensare di accantonare le risorse relative allo stesso ed addirittura alimentandole anche in questo caso con spese legali per oltre € 200.000, soccombendo e arrivando addirittura al decreto di pignoramento dei conti del Comune.

Solo il grande senso di responsabilità di questa amministrazione ha consentito quantomeno di mettere la parola fine a due annose vicende, va tristemente sottolineato come i protagonisti diretti di questo danno e cioè i consiglieri che all’epoca dei fatti sedevano in consiglio comunale, hanno abbandonato l’aula senza motivata ragione, facendo di fatto come lo struzzo, nascondendo la testa sotto la sabbia.

 Purtroppo, sono costretto a segnalare ai cittadini che chi negli anni ha prodotto questi ingenti danni, oggi si permette di abbandonare l’aula consiliare e di criticare chi invece come noi con grande senso di responsabilità sta lavorando tutti i giorni per risollevare le sorti della nostra città” ha concluso Abbondanza.