E’ coinvolta anche Nettuno nella maxi operazione contro la pedopornografia portata avanti dalla Polizia Postale di Milano e che ha portato a smantellare una pericolosa rete criminale internazionale. Quattro finora gli arresti, di cui uno a Nettuno, uno a Pomezia uno a Lariano e l’altro ai Castelli Romani. Nel complesso sono state identificati 233 utenti su scala mondiale che, attraverso canali di comunicazione on line nascosti e sofisticati si scambiavano materiale pedopornografico. Dalle indagini e dall’analisi delle immagini e dei video scambiati on line (gli uomini della Polizia postale sono arrivati ai pedofili monitorando alcuni siti web in cui erano presenti degli spazi virtuali dedicati alla condivisione di immagini personali) emergono pesanti violenze e atti sessuali commessi nei confronti di bambini minori di dieci anni, e di altri minori costretti ad atti sessuali tra loro e con animali. Il gip di Milano ha emesso quattro ordinanze di custodia cautelare in carico a carico di altrettante persone: si tratta di un sacerdote 49enne, un operaio 51enne e due disoccupati di 50 e 58 anni. Venticinque le province interessate dalla maxi operazione contro la pedopornografia. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati numerosi computer, telefoni smartphone e diverso materiale informatico ritenuto di estremo interesse al proseguimento dell’attività d’indagine partita nel 2012. Con il supporto dell’Interpol di Lione è stato possibile inviare, a 35 Paesi dei cinque Continenti, le informazioni relative a 204 utenti stranieri già individuati dal Compartimento di Milano nel corso delle attività investigative.