Una storia ingarbugliata quella che riguarda la scuola di via Miglioramento dove quest’anno non si formerà la classe prima. Con tutta una serie di grossi disagi per chi contava di iscrivere i propri bambini nel plesso dell’ic Anzio 3. A spiegare la situazione è una delle mamme che parla a nome di tutti i genitori che dal mese di aprile lottano per l’apertura della prima, ad oggi negata. Tutto ha inizio cinque mesi fa quando dalla scuola viene comunicato che la classe con nove bambini non si era formata per carenza di iscrizioni. “Subito ci siamo mossi – racconta il genitore – facendo anche un open day straordinario con l’appoggio dellassessore Nolfi, che si era subito proposta di rilanciare l’immagine della scuola con nuove attività esterne gratuite (musica, ginnastica, teatro), con insegnanti esterni e qualificati. Abbiamo coinvolto il dirigente scolastico Laudani che tolta la reticenza iniziale si è impegnato ad aiutarci. Nel frattempo le iscrizioni erano arrivate a dodici. Abbiamo combattuto, scritto lettere e l’assessore è andata personalmente più volte al provveditorato scrivendo numerose relazioni. Intanto noi genitori non venivamo appoggiati da nessun altro, né dalle maestre ne dai vari genitori del plesso. Entro il due luglio Laudani ha richiesto di nuovo l’organico. Il provveditorato doveva rispondere entro l’otto luglio ma non l’ha fatto. Abbiamo passato l’estate cercando risposte, telefonando, senza ottenere nulla. Ad agosto la Nolfi è andata al provveditorato e pare che alcuni incartamenti non siano pervenuti o comunque non erano stati lavorati. Quindi al Miur risultavano ancora nove bambini – continua la mamma – Nolfi ha dunque rimandato il tutto e pochi giorni fa hanno comunicato l’organico di fatto, con la prima classe non ancora autorizzata.
Di nuovo l’assessore si è mobilitato e ha coinvolto il nuovo preside. Dopo varie peripezie il provveditorato ha dato l’ok per un “gruppo classe”, un distaccamento di viale Severiano con sede a Miglioramento. Ma la questione è competenza del dirigente scolastico che per legge pare debba chiedere il “permesso” al collegio docenti. Per istituire questo gruppo classe mancava però una maestra. Il preside era disposto ad attingere dal personale in esubero che il provveditorato assegna per ovviare alle assenze delle maestre. Adesso scopriamo che il consiglio dei docenti ha bocciato la proposta. Noi genitori abbiamo formalmente chiesto i motivi ed alcune maestre ci hanno risposto che sarebbero stati orari troppo ristretti e pressanti per loro e che in caso di assenze sarebbe stato un problema. Nel frattempo alcuni genitori in fretta e furia hanno richiesto e ritirato i nulla osta per trovare una scuola idonea per i propri figli e solo alcuni sono rimasti a viale Severiano dove erano stati appoggiati d’ufficio. Non è finita qui. Ieri è emerso che in segreteria non ci sono né i nomi degli alunni rimasti a viale Severiano né quelli che hanno richiesto ma non ritirato i nulla osta. La domanda nasce spontanea:dove sono segnati i nostri figli? Tra pochi giorni inizia scuola. Come se non bastasse una mamma ha ritirato il nulla osta e c’era un errore nell’anno scolastico e nel codice meccanografico. Infine… sono stati attaccati i cartelli fuori la scuola dove è scritto che le lezioni partono il 12 settembre (anticipatamente a quello che dice il ministero) ma si sono accorti di non averlo comunicato all’ufficio preposto e quindi hanno dovuto cambiare la data al 15. Preside e maestre ci hanno rinfacciato che non abbiamo accettato l’opzione mezzo tempo, senza considerare che i genitori lavorano. Ci è stato detto che vogliamo la botte piena e la moglie ubriaca, che ci siamo mossi in ritardo”.
Oltre al danno la beffa. “Sottolineo che ci ha appoggiato solo l’assessore Nolfi, che fino ad oggi era con noi in questa battaglia. A nostro parere le maestre hanno pensato poco ai bambini e al fattore psicologico, dando per scontato che siano oggetti da trasportare. Per noi che abbiamo anche altri figli iscritti a via Miglioramento, tutto questo rappresenta un grosso problema e oltre al danno psicologico, i bimbi che perdono i compagni non sapranno dove andranno a scuola fra una settimana. Il plesso rischia di chiudere in futuro e noi siamo seriamente preoccupati”.