Il senatore Noi con Salvini, Gian Marco Centinaio, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno in merito alle notizie di presunta incompatibilità del vice sindaco Daniele Mancini, chiedendo lo scioglimento del consiglio comunale di Nettuno e tirando in ballo anche la posizione del sindaco Angelo Casto. “Premesso che: in data 19/06/2016 è stato eletto sindaco del comune di Nettuno il Vice Questore Aggiunto della polizia di Stato Angelo Casto inserito nel ruolo dei commissari con la conseguente qualifica di ufficiale di pubblica sicurezza e ufficiale di polizia giudiziaria; l’eletto sindaco del Comune di Nettuno, ricopre incarichi di grande prestigio presso il commissario straordinario di governo per le persone scomparse, le cui funzioni , nonché la competenza territoriale del suo ufficio estesa a tutta Italia, lo pone nelle condizioni di ineleggibilità previste dall’ art. 53 del DPR 28 Aprile 1982 n. 335, nonché dalla nota di chiarimento emanata dal Capo della Polizia il 6 Aprile 1995 al protocollo N. 335/9801 G.D.8 quanto dall’art. 60, comma 1 e 2 del decreto legislativo 267/2000; il dottor Angelo Casto, nel momento della candidatura, in virtù del suo incarico in Polizia, avrebbe dovuto richiedere di essere trasferito in altra sede non influente con il territorio della circoscrizione elettorale. Inoltre, dopo l’avvenuta elezione, lo stesso ha rinunciato all’aspettativa rendendo ancor più discutibile il Suo doppio ruolo; è necessario valutare se non si ravvisi una turbativa rispetto al regolare svolgimento delle elezioni amministrative in quanto il Vice Questore, partecipando alla competizione elettorale senza preventivamente dimettersi, aveva accesso a dati sensibili il cui potenziale utilizzo avrebbe potuto influenzare gli elettori”.
Poi l’interrogazione vira sul vicesindaco. “Si ravvisano una serie di atti viziati nella forma e nella sostanza, deliberati dal Sindaco al momento della nomina dei membri di Giunta; caso emblematico è la nomina a vicesindaco del dott. Daniele Mancini, altro dipendente della Polizia di Stato con le seguenti mansioni: sottufficiale presso la direzione centrale di polizia di prevenzione, responsabile di sezione e membro operativo c.o.t. per la pianificazione, il coordinamento e la gestione di servizi ed eventi nazionali. Il decreto di nomina firmato dal Sindaco il 22/06/2016 risulta privo, infatti, della formula di rito che attesti l’assenza di cause di incompatibilità; se in un primo momento il decreto di nomina sembrava presentare soltanto un vizio di forma, successivamente alla richiesta di una motivazione sollevata dalle opposizioni rappresentate in consiglio comunale è emerso un fatto che fa ipotizzare che il sindaco abbia deliberatamente evitato di riportare la formula in questione per evitare, presumibilmente, di commettere un falso in atti pubblici. E’ stato, infatti, accertato che il Sig. Daniele Mancini ha un contenzioso aperto con l’amministrazione comunale per un procedimento per abuso edilizio presso la Procura di Velletri; in merito alla questione relativa al procedimento aperto verso il Sig. Daniele Mancini, i consiglieri comunali di opposizione hanno presentato atti di sindacato ispettivo per ottenere giustificazioni e chiarimenti da parte dell”amministrazione comunale e hanno ufficialmente presentato istanza per l’accesso agli atti. Quest’ultimi, però, sono stati negati dalla Polizia Urbana in quanto secretati, mentre gli stessi consiglieri riscontravano presso l’UTC del Comune di Nettuno l’esistenza di una sanatoria ex art.36 a nome di Daniele Mancini, sanatoria ad oggi. non concessa; stando quindi a quanto emerso, è ipotizzabile una condotta anomala da parte del Sindaco che molto probabilmente ha avuto, fin dall’inizio, contezza delle cause di incompatibilità che rendevano illegittima la nomina e fatto più grave ha concesso al Mancini la delega ai Vigili Urbani i quali avevano inprecedenza avviato gli accertamenti, riscontrato gli abusi ed inviato fascicolo alla Procura di Velletri. Delega ancora in essere. per sapere: se il Ministro non ritenga opportuno, stante le proprie competenze, informare l’Ufficio territoriale del Governo per verificare la fondatezza delle notizie in merito ad un contenzioso a carico del Vicesindaco e di permette l’accesso gli atti ai consiglieri affinché si possa valutare la consistenza dell’ipotizzata incompatibilità; Se il Ministro, inoltre, relativamente alla presunta ineleggibilità e incandidabilità del Sindaco in carica e all’emanazione di atti di nomina viziati sicuramente nella forma e presumibilmente nella sostanza, non ritenga urgente approfondire i fatti esposti in premessa e, stante le proprie competenze, qualora emergesse una fattispecie di violazione di legge grave o persistente, avviare le procedure per lo scioglimento del comune di Nettuno”.