Una cosa è emersa, nel confronto avviato stamattina da Città Futura e #unaltracittà con la categoria dei balneari. “L’amministrazione non ci supporta, manca una cabina di regia. Non è così che si fa il turismo”. Lo hanno detto chiaramente gli operatori dell’associazione Il Faro Cna Balneatori, rappresentati da Stefano Creo. L’unica, tra l’altro, ad essere presente all’incontro al quale erano state invitate anche altre tre associazioni di settore operanti sul territorio (Il mare di Anzio e Nettuno e SIB) e che si erano rese disponibili a partecipare. Un malcontento generale, quello che è emerso durante il confronto, dato dalla mancanza di una linea programmatica che a detta della categoria penalizza pesantemente il turismo sul territorio. “Non siamo supportati da nessuno – ha detto uno degli operatori – Durante l’inverno sulle nostre spiagge il mare scarica di tutto, rifiuti, tronchi e tanto altro. No c’è un impegno dell’amministrazione nei nostri confronti. I costi di smaltimento sono tutti sulle nostre spalle. Per lanciare veramente il turismo servono attività concordate. Qui sembra che invece di venirci incontro, si fa di tutto per ostacolarci. Stabilimenti che organizzano serate per i giovani non ce ne sono più. Non siamo tutelati a livello turistico. Per non parlare del problema dei rumori e delle persone che si lamentano. Come si può organizzare qualcosa se a mezzanotte bisogna spegnere la musica? Per i ragazzi le serate hanno inizio a quell’ora”.
“Basterebbe che il Comune decidesse cosa vuole fare di Anzio, se il nostro comune deve diventare un posto per gente in pensione o un posto di richiamo per i giovani che escono a prendere una birra. Uno poi si adegua – ha detto un altro degli operatori – Basta che il Comuni adotti una linea e ci sia finalmente una cabina di regia. Ognuno di noi ci mette del suo per migliorare la propria attività, noi possiamo creare le strutture a disposizione del turista, ma poi il turista chi ha il compito di farlo venire? In qualunque altro posto del mondo la villa di Nerone sarebbe una fonte di turismo senza paragoni. Ad Anzio non si riescono ad organizzare pacchetti turistici, convenzioni con i tour operator.
“L’incontro è stato davvero proficuo – dichiarano in una nota congiunta Chiara Di Fede, portavoce di Città Futura Anzio e Giovanni Del Giaccio, fondatore de #unaltracittà – Nella discussione delle problematiche che la categoria a livello locale vive, nell’analisi delle motivazione e nella valutazione, anche in termini di contributi, delle proposte da noi presentate e con loro condivise. Siamo soddisfatti dell’esito per l’importanza degli spunti raccolti che ci aiuteranno a costruire un programma ragionato, fattibile e privo di slogan di circostanza. Un sentito ringraziamento quindi agli imprenditori presenti ed alla stampa e allo staff del Maraschino che ci ha nuovamente accolti nella sua affascinante location”.