Estate Anzio, il Comune “dimentica” il Cineclub. In una lettera lo sfogo

Riceviamo e pubblichiamo

19657408_1452795774801143_6189260922871793393_nLe iniziative culturali che si svolgono nel nostro Territorio ci fanno Felici. Sono Paesi ricchi di Storia e di Cultura e non dovrebbero mai dimenticarsene. Possiamo ben dirlo: chi scrive, Gianmatteo Piersanti, Eros Razzano, insieme ad altri Amici, porta avanti da 31 anni (trentuno, non da poco tempo) il Cineclub La Dolce Vita di Anzio/Nettuno. C’è una rettifica da fare al Programma “E-state con Noi ad Anzio” 2017 e una inspiegabile dimenticanza da parte dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Anzio. Le iniziative culturali estive di questo Comune in realtà sono iniziate il 21 giugno, con il patrocinio concesso alla 15^ (Quindicesima, badate bene, non un’iniziativa intrapresa ieri) Edizione della Rassegna cinematografica “Giovani autori crescono-nuovi registi del cinema italiano” che si tiene al Cinema Moderno multisala di Anzio. Il Festival promosso dal Cineclub La Dolce Vita, vuole essere Spazio e Vetrina per Opere di Registi esordienti o poco più (sono presenti Autori che hanno al loro attivo fino al terzo Film). Abbiamo iniziato mercoledì 21 giugno con il Film “Il più grande sogno”, esordio del Regista Davide Vannucci, presentato al Festival cinematografico di Venezia 2016 e candidato ai David di Donatello 2017. 19511459_1452795308134523_583684805853630773_nSono intervenute alla proiezione moltissime persone (circa 150 nei due spettacoli delle 18,15 e 20,15) che hanno lodato l’iniziativa culturale di presentare nella nostra Città Opere di Registi giovani che hanno una Distribuzione indipendente e quindi fanno fatica a trovare visibilità. Mercoledì 28 Giugno abbiamo presentato “Acqua di marzo”, Opera seconda del Regista Ciro De Caro che ha presenziato alla Proiezione insieme all’Attrice e Sceneggiatrice del Film Rossella De Caro. Ad entrambi è stata consegnata una Targa Ricordo (che porta ben in vista il logo del Comune di Anzio) per l’apprezzamento che il cineclub La Dolce Vita ha per il loro modo di fare cinema. Non comprendiamo il motivo che spinge l’Assessorato alla Cultura del Comune di Anzio a non dare risalto alle iniziative dell’unico cineclub attivo nel territorio, che ogni settimana porta, nei cinema che li ospita, tra 200/300 persone a vedere cinema d’essai e di grandi autori che altrimenti farebbero fatica a trovare spazio e spettatori. Grazie per lo spazio che ci concedete per questa doverosa precisazione.

Gianmatteo Piersanti, Eros Razzano