Mafie sul litorale. Claudia Bella Cgil: La Mafia come un cancro si espande a danno dell’economia sana. L’importanza di un’antimafia sociale

“La Mafia prospera laddove latitano le Istituzioni, dove è maggiore il disagio sociale e quindi è importante praticare l’antimafia sociale”.

Abbiamo chiesto a Claudia Bella Segretaria Generale Camera della del Lavoro Roma Sud Pomezia Castelli- quale ruolo può svolgere il sindacato nel contrasto al malaffare nei nostri territori? E i pericoli per l’economia sana.

Il lavoro della Magistratura e delle Forze dell’Ordine è fondamentale, ma non basta a contrastare la mafia. Serve uno scatto d’orgoglio, un’assunzione di consapevolezza  della comunità, della parte sana della società. A partire dal mondo del lavoro –Spiega Claudia Bella-La Mafia come un cancro si espande a danno dell’economia sana, dove c’e’ mafia non ci può essere sviluppo sostenibile e lavoro con diritti e dignità. La corruzione inquina la concorrenza, fa lievitare i costi degli appalti, scoraggia gli investimenti, in particolare dall’estero,  drena risorse a tutti. Il ruolo del sindacato è fondamentale, lo è sempre stato, pagando anche un prezzo, dal dopoguerra ad oggi sono stati 60 i sindacalisti uccisi per la loro battaglia antimafia, senza contare le intimidazioni, ecc… In rete con Libera e con le associazioni antimafia anche oggi è in prima linea per denunciare, per costruire la cultura della legalità, per alimentare quella consapevolezza e presa di coscienza , a partire dalla società civile e dal mondo del lavoro, indispensabile per sconfiggere la cultura mafiosa. Perchè non è solo una battaglia giudiziaria, ma anche  culturale, oltre che sociale ed economica.- e aggiunge-
Nel presente occorre porre attenzione alle risorse del Pnrr che arriveranno sui territori e che rischiano di alimentare mafia e corruzione . Invece devono essere un volano di sviluppo ed occupazione, per questo bisogna vigilare e chiedere che l’utilizzo dei fondi sia vincolato al rispetto della legalità

La Mafia prospera laddove latitano le Istituzioni, dove è maggiore il disagio sociale e quindi è importante praticare l’antimafia sociale, di cui il sindacato, e la Cgil in particolare, è uno dei protagonisti, per contrastare le disuguaglianze, l’ingiustizia  sociale, l’emerginazione e la povertà che costituiscono, soprattutto nelle periferie ed in alcune aree, la linfa vitale ed il terreno ideale in cui le mafie prosperano e si affermano, spesso in un clima di accettazione diffusa, più o meno consapevole, realizzando un sistema di controllo e diventando un punto di riferimento nel territorio.
Di fronte a questi meccanismi– conclude la Segretaria della Cgil- i singoli poco possono, ma una rete di associazioni e grandi organizzazioni di massa come il sindacato confederale hanno la possibilità di incidere“.
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