“Sui social le persone si mostrano per come vorrebbero essere viste dagli altri. Ciò che emerge non è ciò che si è, ma ciò che si desidererebbe essere”
È il romanzo di Irene Graziosi “Il profilo dell’altra”, edito da edizioni E/O.
Spesso ci chiediamo chi c’è dietro lo schermo del telefono, dietro a quella patina, a quel vetro che fa sembrare tutto perfetto, tutto facile, tutto giusto.
In questo libro ci viene fornito un punto di vista netto, dietro ai social si nascondono tante fragilità e spesso tanta solitudine, mascherati da filtri, bei visual e belle caption, ma nulla di così diverso di quanto poi viviamo in pubblico e nel privato lontani dai like, dalle visualizzazioni e dai brand che pagano i vari creator.
È la storia di Gloria famosa influencer e di Maia, una ventiseienne svogliata, squattrinata e depressa che diventa una sorta di Angelo custode di Gloria, diciottenne bellissima, che mostra sui social tutta la meraviglia che possiede e vive.
Due mondi apparentemente tanto distanti che però si ritrovano a collimare in quelle insicurezze, vulnerabilità e paure tipiche della costante crescita.
Non è un libro di formazione, direi piuttosto di ricerca della libertà, sul chiedersi chi e cosa vogliamo essere oltre lo schermo e quale identità ci appartiene.
Irene Graziosi ha scritto un libro davvero tanto attuale, dove ad emergere è la solitudine nel senso parossistico del termine, quella in cui anche nella moltitudine a riecheggiare sono solo i nostri respiri.