
Su sollecitazione di Carmen Porcelli, Rosalba Rizzuto e Andrea Ragusa, il Consigliere Regionale Cacciatore ha presentato un’interrogazione sul progetto di un nuovo impianto in zona Campoverde
Il Comunicato
“La presentazione dell’interrogazione sul progetto del nuovo impianto per CSS in via Val Camonica, Campoverde, da parte del consigliere regionale Marco Cacciatore arriva dopo anni di grida inascoltate, dopo anni di denunce per le quali molti di noi debbono rispondere
in tribunale e senza aver ricevuto alcuna manifestazione di solidarietà da parte della politica apriliana. Una serie di promesse e prese in giro, passerelle, ma finalmente un politico serio ci ha dato ascolto.
Dietro la sollecitazione dei residenti di Sacida, che lottano da anni per il diritto alla salute e la vivibilità del loro quartiere, il 19/01/2022 abbiamo inoltrato, presidente della regione
Lazio, Zingaretti, all’assessore all’urbanistica regione Lazio, Valeriani, al sindaco di Aprilia, Terra e al Presidente della Commissione della Commissione Rifiuti, Marco Cacciatore, la richiesta di Dichiarazione Area ad Elevato Rischio Ambientale. E solo Marco Cacciatore ci ha subito dato la sua disponibilità per avviare un percorso di lotta comune.
Lo ringraziamo per la serietà dimostrata e per il suo impegno personale e politico in questa vicenda.
Carmen Porcelli per La Città degli Alberi
Rosalba Rizzuto per Aprilia Libera
Andrea Ragusa per Cittadini Pentastellati – Grillini Apriliani
L’interrogazione
Al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio
On. Marco Vincenzi
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Oggetto: Impianti gestione rifiuti ad Aprilia (LT)
PREMESSO CHE
– è stata di recente presentata formale istanza, presso gli uffici della Direzione Ambiente della Regione Lazio, per realizzare un impianto di produzione e raffinazione di combustibile secondario
solido (CSS) nel territorio del Comune di Aprilia;
– insiste già sullo stesso territorio comunale e limitrofo al sito dell’insediamento di cui sopra, un
impianto di Trattamento Biologico Meccanico sorto in epoca commissariale;
– la provincia di Latina è stata commissariata a livello regionale per l’individuazione di un sito idoneo ad un insediamento di smaltimento rifiuti speciali non pericolosi, derivanti dal trattamento della frazione urbana indifferenziata, facendo seguito a pronunciamenti TAR e a un
commissariamento avente pari scopo da parte del MITE, che valuterà tra le proposte progettuali un insediamento sempre nel territorio di Aprilia, da parte dello stesso soggetto economico
proprietario del TBM e proponente l’impianto CSS per inceneritori di cui sopra, nonché proponente della discarica di servizio del TBM in zona La Cogna.
VISTI
– il D.Lgs. 152/2006 – Testo Unico Ambiente (TUA), che all’art. 179, adeguandosi alla disciplina UE (Dir. 2008/98/CE, così come precisata dal c.d. “Pacchetto Economia Circolare” del 2018),
stabilisce la gerarchia dei trattamenti cui assoggettare i rifiuti urbani, lasciando in posizione.residuale lo smaltimento e il recupero energetico;
– il D.Lgs. 36/2003, che disciplina la materia della gestione discariche, recependo la Dir.1999/31/CE, come riformata dal “Pacchetto Economia Circolare” UE, quantificando la residualità dello smaltimento in discarica ad un massimo di conferimento del 10% rispetto al peso dei rifiuti
totali prodotti;
– il Piano Regionale Gestione Rifiuti (PRGR), che recepisce i principi di legge nazionali e che esprime una chiara preferenzialità per impianti, possibilmente pubblici, di recupero materia, di piccola taglia, registrando l’evidente squilibrio di investimenti privati che rischia di monopolizzare l’intero sistema di gestione regionale;
– la legge regionale 19 luglio 2019, n. 13 – Disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale, che ne disciplina l’istituzione in caso di riscontrata alterazione delle matrici ambientali o concentrazione di impianti ad elevato rischio di incidente, avviando l’esecuzione di un Piano di
risanamento.
CONSIDERATO CHE
– il TMB insiste, così come l’eventuale impianto CSS di cui sopra, in prossimità di un quartiere che, ad oggi, stando a quanto risulta da segnalazioni pervenute, sembra privo dei servizi primari indispensabili alla sicurezza e alla salute pubblica (rete fognaria, impianto di depurazione, rete idrica collegata all’acquedotto, illuminazione stradale, manto stradale);
– il TMB era stato autorizzato nel 1999 in via provvisoria, in area E2 agricola vincolata da PRG, nelle dimensioni contenute in un ettaro e per quantità di rifiuti pari a 26.000 t/a; in venti anni,
grazie alle autorizzazioni regionali, provinciali e comunali, ha ancora una autorizzazione provvisoria, ha raggiunto una estensione di 18 Ha, tratta 409.000 t/a di indifferenziato e fanghi (non prodotti per 2/3 nella provincia di Latina, ATO 4), ha ricevuto in tempi di emergenza, una discussa autorizzazione all’ampliamento di un piazzale per il deposito di ecoballe, di 3 Ha di superficie, ricoperta con barriera in cemento di 40 cm di altezz; ad oggi nello stesso piazzale si intenderebbe realizzare l’impianto CSS da 490.000 t/a, a 40 metri dalle abitazioni;
– il PRGR dispone misure in favore dei principi di autosufficienza e prossimità di cui all’art. 182 bis, 200 e 202 del TUA, nonché della conversione del ciclo impiantistico verso il recupero di
materia (in ossequio alla gerarchia ex art. 179 del TUA), stabilendo nello specifico che la Città di.Roma Capitale si doti di impianti di trattamento e smaltimento per rendere autosufficiente il proprio territorio, al pari dei Comuni della Città Metropolitana di Roma Capitale (CMRC), senza più esportare, né importare rifiuti indifferenziati e loro derivati da e nel territorio capitolino;
– il territorio di Aprilia è stato teatro, nelle ultime decadi, di una forte pressione ambientale, relativa alle matrici atmosfera, suolo, acque, testimoniata da diversi rilievi documentati di Arpa Lazio.
SI INTERROGA
Il presidente della Giunta regionale del Lazio e l’Assessorato competente per sapere:
– se non ritenga preferibili e rispondenti alla gerarchia dei trattamenti forme di recupero materia degli impianti di gestione rifiuti, commisurate alla produzione dei territori;
– se, al pari dell’ampliamento da poco autorizzato del Termovalorizzatore di S. Vittore (FR), non si ritenga il progetto CSS di cui sopra difforme dalla disciplina del PRGR, approvato dal Consiglio
Regionale ad agosto 2020;
– se, tenuto conto:
● dell’alta concentrazione di fonti inquinanti presenti nel territorio di Aprilia,
● dei frequenti superamenti delle emissioni rilevate dalle centraline ARPA di Aprilia,
● dei numerosi impianti a RIR di Aprilia,
● dei 7 impianti di trattamento rifiuti già presenti ad Aprilia,
● della localizzazione del sito di smaltimento (discarica) per la Provincia di Latina in Aprilia,
● del nuovo impianto previsto dalla Provincia di Latina per il trattamento fanghi in Aprilia, non si renda necessario avviare le procedure di indagine e ogni atto che si ritenga
necessario, ai fini dell’istituzione di un’area ad elevato rischio di crisi ambientale, come disciplinato dalla legge regionale 13/2019, dando seguito alla conseguente applicazione
delle misure per l’eliminazione e la riduzione dei fenomeni di inquinamento o di squilibrio ambientale.
Cons. Marco CACCIATORE
XI Legislatura
Gruppo Misto – Europa Verde