Tra gli attivisti per la causa animalista e antispecista, oltre 60% di donne, in aumento.
E’ quanto afferma una recente statistica condotta da AnimaLiberaction, associazione animalista e antispecista, attiva in tutta Italia per progetti sbarcati anche in attività nelle scuole, in cui i giovanissimi sono chiamati a confrontarsi sui temi dell’ecologia, dell’ambiente e sul rispetto sempre più necessario verso i nostri coinquilini del Pianeta.
Secondo questa analisi, una maggiore sensibilità delle donne ai nostri amici animali non sarebbe un semplice stereotipo di genere, bensì, dati alla mano, la realtà presente.
Il tutto a cominciare dalla percentuale di donne che interagiscono con contenuti animalisti e antispecisti, che vedono una percentuale femminile di interazione quasi del 70%.
Laddove invece la partecipazione non si limita ai like e ai commenti, ma all’azione concreta, il divario è ancora più ampio: “La nostra associazione è quasi tutta rosa” spiega Gianluca Bisogno, presidente e fondatore dell’associazione.
“La nostra associazione conta più attiviste che attivisti. Ne è testimonianza che il direttivo stesso, composto dai soci più attivi, sia rosa all’80%.”
In una maggioranza attiva rosa, molte associazioni animaliste non sono da meno, infatti fra le varie associazioni si conta una maggiore partecipazione di donne, questo emerge sia fra quelle realtà locali che si occupano maggiormente dei problemi riguardanti il proprio territorio, sia fra quelle più strutturate coinvolte in progetti internazionali.
Un invito ai maschietti a farsi avanti dunque?
“il nostro appello è verso l’interesse per un pianeta che ci ospita tutti, uomini e donne, per ricordare che non siamo padroni, ma ospiti. “ conclude Gianluca – “ il rispetto per gli animali non ha genere”.
Lo staff di AnimaLiberAction
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