Da Ostia a Latina affari dei clan. La recente operazione ad Anzio e Nettuno, rischio scioglimento

In molti si sono avvalsi della facolta’ di non rispondere, in pochissimi hanno deciso di parlare davanti al gip. Anche questo elemento conferma la solidita’ della struttura criminale di stampo ‘ndranghetista ‘smantellata’ nei giorni scorsi dalla Dda di Roma e attiva da anni nei comuni del litorale romano di Anzio e Nettuno che ha portato a 65 arresti. Il litorale sud del Lazio si conferma, quindi, terra di conquista per le organizzazioni malavitose ma anche area ricca di interessi per imprenditori spregiudicati che hanno puntato, grazie all’attiva partecipazione di amministratori corrotti, a mettere le mani su appalti e ad ottenere favori. Da Ostia a Sabaudia, le indagini della magistratura negli ultimi anni hanno fatto emergere un sistema illecito radicato con caratteristiche tipiche della mafia che hanno inquinato anche appalti milionari. Fasciani, Spada, gruppi ‘ndraghetisti e di stampo camorristico hanno colonizzato il territorio utilizzando come grimaldello anche il narcotraffico. Una aggressione della malavita in una area vasta del territorio regionale su cui la Prefettura di Roma in passato si e’ mossa con atti concreti, il commissariamento del comune di Nettuno nel 2005, ma e’ chiamata oggi ad un nuovo intervento. Palazzo Valentini ha gia’ chiesto la delega al Viminale per l’accesso nell’ambito della maxindagine su ANZIO e Nettuno che ha fatto emergere i rapporti particolari tra gli amministratori locali e appartenenti al clan. Dalle carte del procedimento emerge, infatti, che sono sei gli assessori e dieci i consiglieri dei due comuni del litorale che hanno avuto contatti concreti con il gruppo ‘ndranghetista guidato da Giacomo Madaffari. L’iter prefettizio prevede una commissione che si insediera’ presso gli uffici comunali per svolgere un’analisi degli atti amministrativi, e in particolare degli appalti, per verificare se ci siano infiltrazioni. Sulla base dei risultati di queste analisi si decidera’ sull’eventuale scioglimento.