Nettuno. Grande successo per la decima edizione di “Tracce Cinematografiche”

L’associazione di promozione sociale “Tracce Cinematografiche Film Fest APS”, ente del terzo settore ed erede del patrimonio culturale dell’associazione “Tempo Meccanico”, è lieta di informare la cittadinanza che si è svolta con grande successo di pubblico e di
partecipazione la decima edizione di “Tracce Cinematografiche”, festival internazionale del cortometraggio a rilevante impatto culturale, artistico e sociale.
L’edizione 2021 si è svolta, da martedì 13 luglio a domenica 18 luglio 2021, per l’ottavo anno consecutivo, nella suggestiva location del Forte Sangallo di Nettuno (RM), bene architettonico di alto valore culturale e dimora storica della rete delle dimore storiche della Regione Lazio. Il Festival è stato possibile perché l’associazione ha partecipato ed è stata
riconosciuta meritevole, con un punteggio molto alto, all’Avviso Pubblico, indetto dall’Area 1 del comune di Nettuno, che comprende l’area amministrativa, i servizi sociali, la pubblica istruzione e l’ufficio cultura, relativo all’acquisizione di manifestazioni di interesse per la
co-progettazione degli eventi artistico-culturali da svolgersi nell’Estate 2021, presso il Forte Sangallo di Nettuno.
Pertanto, l’evento è risultato essere quello culturalmente più lungo dell’Estate
Nettunese che ha potuto così offrire un festival internazionale, orgogliosamente ed
artigianalmente “no red carpet” autonomo ed indipendente, che ha sempre fatto
dell’originalità, della fruibilità, della ricchezza culturale, del respiro e della visione estera, ma anche dell’impegno volontario, gratuito e competente la propria forza e la propria.riconoscibilità. Con il risultato di proiettare a Nettuno e nel suo Forte, negli anni, uno sguardo complessivo ed emergente dal mondo e di rendere Nettuno ed il suo Forte luogo di attracco
per filmakers, autori e registi da ogni parte del mondo.
Quest’anno il filo conduttore della manifestazione è stato l’elaborazione dell’identità, complici i film arrivati durante il periodo di apertura del bando di partecipazione al concorso, che, come ogni anno, apre a settembre per chiudere ad aprile. Le 4 sezioni del Festival (animazione, free, social e videoclip) infatti, da cui l’organizzazione ha scelto,
fra circa 2000 corti, le opere finaliste e vincitrici, promuovono la conoscenza e la
comprensione di culture altre rispetto a quella italiana; decentrano il proprio punto di vista, favorendo la riflessione sociale e lo spirito critico; facilitano il riconoscimento empatico e la vicinanza emotiva, attraverso l’eclettismo e la sinestesia delle arti e realizzano il sincretismo fra poesia e cinema.
Coerentemente con la storia del Festival, non sono mancati eventi speciali, come domenica 18 luglio ore 19,00, in cui c’è stata la presentazione del libro “Anna ed Hermann: diario d’amore e di guerra” di Francesca Cottiga, che racconta di una storia d’amore all’ombra delle bombe durante la battaglia di Aprilia-Anzio-Cisterna susseguente allo Sbarco Alleato di Anzio-Nettuno nel 1944.
Sold out mercoledì 14 luglio, serata nella quale sono stati proiettati alcuni lavori dei
pionieri del genere documentaristico: Vittorio De Seta e Luigi Di Gianni ed è stato
assegnato il Premio Speciale del Festival alla regista Alessia Bottone per il
mediometraggio “La Napoli di mio padre”, perché ritenuta degna e giovane erede dei
precedenti. Il suo importante lavoro contemporaneamente per la ricerca storiografica, per l’alto respiro biografico, etnografico e psicosociale e per l’affetto nutrito nei confronti di suo padre, è stato recentissima menzione speciale ai Corti d’Argento 2021 ed ha stimolato la
partecipazione del pubblico che ha potuto fare la conoscenza dell’ emozionata regista.
Grande presenza di pubblico anche giovedì 15 luglio per l’approfondimento
cinematografico con i registi Diego Monfredini e Cesare Maglioni. Il primo è filmaker indipendente che preferisce produzioni low budget attraverso cui trascende e trasfigura il genere documentaristico, approdando ad una nuova sperimentale ricerca cinematografica in cui è possibile dare senso ad emozioni passate, recuperandone le tracce sbiadite nel
presente. Il secondo si occupa di temi ambientali e sociali ed è venuto direttamente dai Paesi Baschi spagnoli, presentando, fra gli altri, un suo recentissimo documentario in lingua
basca: “Balearen Begia” (L’occhio della balena).
Venerdì 16 luglio e sabato 17 luglio sono stati proiettati tutti i cortometraggi finalisti per le quattro sezioni. Sold out anche domenica 18 luglio per la proiezione e la premiazione dei vincitori e delle menzioni speciali. Presenti: Cesare Maglioni, vincitore del premio più prestigioso, il Premio Mediterraneo-Città di Nettuno, dedicato alla memoria dell’amico Claudio Lanzillotto con il film “22 of April”. Diego Monfredini, vincitore della sezione free con il cortometraggio “Bernardino di Luino”, un “falso documentario” selezionato da Rai Cinema dopo essere stato premiato a Tracce.
Presente anche la giovanissima Fabiana Pernisco, vincitrice della sezione social per il suo corto sull’Ex-Ilva di Taranto “Ora Zero” ed il duo Paola D’Orsogna e Sara
Scamarcia, menzione speciale per la sezione free, per il loro corto “Fertility Day” che riguarda la discriminazione sul lavoro nei confronti delle giovani donne che sono
costrette a rinunciare alla maternità per il lavoro e al lavoro per la maternità.
Sul sito www.traccecinematografichefilmfest.it, maggiori informazioni, le foto dell’evento e
l’elenco completo dei corti ammessi, dei corti finalisti, dei corti vincitori e delle menzioni speciali.